“La malattia è il lato notturno della vita, una cittadinanza più onerosa. Tutti quelli che nascono hanno una doppia cittadinanza, nel regno dello star bene e in quello dello star male. Preferiremmo tutti servirci soltanto del passaporto buono, ma prima o poi ognuno viene costretto, almeno per un certo periodo, a riconoscersi cittadino di quell’altro paese.”
“Io intendo descrivere non la realtà dell’emigrare nel regno della malattia e del viverci, ma le fantasie punitive o sentimentali costruite intorno a questa situazione; non una geografia reale, ma stereotipi di carattere nazionale. Il mio tema non è dunque la malattia fisica in sé, ma i modi in cui la malattia viene usata come figura o come metafora. La mia tesi è che la malattia non è una metafora, che la maniera più corretta di considerarla – e la maniera più sana di essere malati – è quella più libera e aliena da pensieri metaforici”.
(Susan Sontag, nata il 16 gennaio 1933, Sole in Capricorno, Luna in Vergine)
Altre celebrità nate oggi:
“Qual voce, quale improvvisa e viva voce dal profondo sonno mi appella e mi trae? Ma, che veggio? al fosco e muto ardere della notturna mia lampada un raggiante infuocato chiarore si è aggiunto! Soavissimo odore per tutta la cameretta diffondesi… Son io, son io ben desto, o in dolce sogno rapito?”
“E che? non conosci la voce, l’aspetto non vedi del già dolce tuo amico del cuore, e dell’animo?”
(Vittorio Alfieri, nato il 16 gennaio 1749, Sole in Capricorno, Luna in Sagittario)