Dio è inconscio, è l’inconscio; in tal modo è sempre in noi, assegnando a ciascuno tristezze e gioie a seconda di quel che si combina.
Umberto Silva, nato il 27 luglio 1943, scrittore e psicanalista italiano, Sole in Cancro, Luna in Gemelli.
Quando cade un pregiudizio ed emerge un pensiero gli angeli in cielo fanno festa.
Quale ingenuità scusare o rimbrottare la chiesa per una delle sue maggiori glorie, la sessuofobia, raffinata astuzia dell’ars amandi! Ci ho provato in mille modi a metterla in croce, la chiesa, ma non ce la si fa: patetico ogni attentato al suo superiore sapere. Davvero i cardinali non avevano capito che è la terra a girare attorno al sole? Massì, massì, avevano solo il buon gusto di non andarlo a dire in giro.
Tutto era fino allora parso chiaro e semplice: c’è un uomo e c’è una donna, ne consegue che. Dopo più nulla fu naturale, tutto divenne contronatura, sublime estenuante artificio. Non che presso gli antichi già così non fosse, ma costoro si rifiutavano di prenderne atto e questo fa la differenza. Il cristianesimo impose la coscienza, sicché l’inconscio ebbe modo di ridersela alla grande.
La chiesa ha regalato agli umani la colpa, l’insonnia, gli incubi, la vergogna e naturalmente i primi a eccitarsi furono i preti stessi. Non coloro che trasgredirono, troppo facile, quanto coloro che eroicamente rispettarono i precetti: è molto più erotico resistere alla tentazione, allora sì il corpo a corpo con Satana diventa un gran bel sesso.