Il conflitto e l’ambivalenza sono inevitabili finché c’identifichiamo con un corpo fisico. Questa identificazione causa un’inevitabile contraddizione: da un lato un corpo separato, soggetto a ogni tipo di limite e rischio, e destinato a invecchiare e morire, dall’altro un’anima libera e immortale. In effetti questo è quanto rende la vita umana straziante finché non viene compreso e accettato completamente.
Il primo passo è cessare d’incolpare sé stessi e gli altri per questa ambivalenza. Ciò di per sé consente di eliminare la maggioranza dei rancori e dei conflitti.
Il secondo passo comporta discriminare tra il corpo fisico di una persona e le qualità attribuite a esso. Per esempio, considera qualcuno che ami e guarda o immagina il suo corpo. Prendi atto che osservando quella persona ne derivi emozioni e pensieri di amore. Poi metti da parte il corpo di quella persona e concentrati sulle emozioni e i pensieri di amore e basta. Sentili dentro di te e consenti a essi di assumere qualunque forma nella tua immaginazione. In seguito permetti a quell’amore di riflettersi nell’ambiente che ti circonda e in altre persone che immagini e incontri.
L’amore è una sostanza concreta. Il problema è che la realtà separata in cui viviamo ha reso questa sostanza invisibile per cui la proiettiamo solo su alcuni corpi, talvolta indisponibili o assenti. Inoltre su altri corpi proiettiamo altre emozioni e pensieri, inclusi quelli di odio. Talvolta le stesse persone che amiamo diventano persone che odiamo.
Il secondo passo implica anche considerare una persona che odi o che ti odia. Pure qui si tratta di fare la stessa cosa, ossia distinguere tra il corpo della persona e le emozioni e i pensieri di odio. Quindi metti da parte il corpo della persona e riconosci quelle emozioni e pensieri dentro di te. Permetti loro di assumere qualunque altra forma. In seguito nota come puoi facilmente attribuire questo odio all’ambiente e alle persone che incontri o immagini. A questo punto evita di farlo e lascia invece che questo odio incontri l’amore.
Anche l’odio così come l’amore è una sostanza. Mettiti da parte e lascia che le sostanze di amore e odio s’incontrino per i fatti loro. Non capirai mai nulla dell’amore e dell’odio finché non smetti di attribuirlo al tuo o ad altri corpi, e non accetti di vederli per quello che sono nelle loro sostanze.
(continua)