Ci sono tanti tipi di amore, uno per ogni stagione, alcuni piuttosto ovvi e sbandierati, come quelli primaverili ed estivi, altri più riservati, vissuti al riparo dal freddo, magari tra le coperte, ma altrettanto popolari, come quelli invernali. Probabilmente tra tutti gli amori quello più fuori stagione è l’amore autunnale.
Ma che razza di amore può essere quello che si sviluppa in autunno, proprio in pieno tramonto e crepuscolo? Un amore con un pressante sentore di morte, un amore che comincia al contrario, un amore che inizia dalla fine?
Eppure l’amore autunnale da una prospettiva multidimensionale è quello più sublime perché già conosce il suo destino e quindi punta subito dritto all’anima. L’amore in autunno inizia dapprima con un’esperienza di gioia e passione immane, sull’onda dei pochi restanti giorni di luce e calore, consumati generosamente fino all’ultimo respiro. Ma in questa intensità quello che fa la differenza è la piena consapevolezza che presto il buio e il freddo prevarranno. Attorno gli alberi perdono le foglie e tutto diventa sempre più spoglio, mostrando quanto è stato a lungo occultato.
Un amore autunnale è un idillio tra anime che hanno deciso d’incontrarsi proprio sulla soglia tra illusione e realtà, nell’anticamera tra separazione e unità. Non è un amore popolare perché confronta subito con quanto più causa disagio nella coscienza umana, ma lo fa indubbiamente con tanto amore.
L’amore autunnale è quello ribelle e coraggioso per eccellenza, che proprio non ce la fa a ignorare la conclusione inevitabile di ogni rapporto terreno. L’amore in autunno ha inizio proprio dalla fine. Un amore che comincia dalla fine, oltre che essere onesto, non teme nulla. Abbraccia sia la morte sia la vita e se le porta con sé oltre la fine, nel luogo in cui tutti andremo.
Ogni tramonto durante l’intero anno è un piccolo amore autunnale, ma ora in questi giorni si celebra il grande amore autunnale. E qui la grande sfida è di darsi appuntamento alla prossima primavera.
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