Una relazione di amore inizia in genere con una trasmissione inequivocabile e diretta, che giunge nel punto esatto in cui si trova una parte di noi, quella con la quale ci identifichiamo in un dato momento.
E quella parte diventa oggetto di amore, in modo totale, incondizionato e pure, ma solo provvisoriamente, esclusivo.
Ma l’amore, in quanto tale, non può escludere nulla.
Quindi, questo amore, incondizionato e totale si espanderà per avvolgere ogni parte di noi stessi, includendo tutto e tutti.
Esiste solo l’amore inclusivo, laddove l’amore esclusivo è un espediente didattico inteso a farci comprendere che cosa abbiamo escluso.
L’amore esclusivo giunge quando siamo in grado di riconoscere solo una piccola parte di noi stessi. La sua finalità è aiutarci a capire che siamo molto di più di ciò che crediamo di essere.
È inevitabile che una piccola parte di noi a un certo punto, in una relazione di amore, non riceverà più amore esclusivo. Così come sarà inevitabile, a un certo punto, se davvero siamo aperti alla relazione di amore, prendere atto che noi non siamo una piccola parte.
Allora ci avvederemo che siamo tutte le parti possibili, che lo siamo sempre stati ed eternamente lo saremo.
© Franco Santoro
(6.12.3)
Immagine: Dante Gabriel Rossetti – Paolo and Francesca da Rimini, 1867