Archivi della mente

imagesLa Vergine è in relazione con gli Archivi della Mente e con tutte le informazioni (parole, pensieri, affermazioni, immagini, sensazioni, ecc.) che da essa sono state raccolte nel corso di questa e altre vite.

Alcuni di questi dati hanno particolare rilevanza secondo ciascun individuo e costituiscono il materiale base su cui si fonda l’intreccio delle forme pensiero e il conseguente monologo interiore.

Questo monologo è una conversazione interna quasi ininterrotta, asservita in genere all’ego e finalizzata sia a preservarne l’esistenza che a difenderlo da intrusioni “pericolose”.

L’attività di tale dialogo è alimentata da un’ampia serie di condizionamenti, ereditati sia dall’ambiente familiare che sociale o storico, e rappresenta un circolo vizioso nel quale l’individuo rimane intrappolato fino a quando non sceglie di portare consapevolezza nella sua vita.

Le tecniche di meditazione servono generalmente a questo scopo. Con esse ci si pone nella posizione del “testimone” e si permette al dialogo interiore di liberarsi senza alcun giudizio e con un atteggiamento di osservazione neutrale.

Una delle pratiche più tipiche a riguardo, conosciuta attraverso diverse denominazioni (per esempio vipassana, meditazione zen, ecc.), consiste nel rimanere seduti, con la schiena eretta e il corpo fermo, portando l’attenzione principalmente al respiro e osservando qualsiasi pensiero o emozione affiora senza attaccarsi ad esso né respingerlo.

Una delle qualità principali della Vergine è la capacità di discriminazione. Questa funzione, applicata al monologo interiore, può consentire di recuperare o valorizzare le informazioni che danno supporto alla propria dimensione di luce e di mettere da parte o liberare quelle non adatte allo scopo.

In molte culture tribali questa pratica è consolidata nelle frasi convenzionali. Ad esempio, quando alcuni popoli notano qualcosa nel loro monologo o nelle conversazioni con altre persone che favorisce la sacralità della vita, essi dicono ad alta voce o nei loro pensieri:

“Questa è una storia che va raccontata”.

Al contrario, quando sentono loro stessi o qualcun altro usare parole che abbassano l’energia o sono di scarso rispetto per la vita, invece di giudicarle o criticarle, si limitano a dire:

“Questa è una storia che è meglio non raccontare”.

© Franco Santoro

Potrebbe interessarti anche: