Con il termine astrogeografia o astrocartografia, astrolocalità si identifica un approccio astrologico e una serie di tecniche che si occupano, in modo specifico, di località geografiche e del rapporto dell’uomo con il suo spazio terrestre. Si tratta di strumenti che aiutano a comprendere quali influenze agiscono nella vita di un individuo in qualsiasi luogo del pianeta, vicino e lontano, dentro e fuori di noi. Questa conoscenza, frutto di antiche tradizioni e di moderne ricerche, può talvolta aiutare ad apportare miglioramenti nella vita ed individuare chiavi di comprensione ulteriori riguardo il proprio percorso interiore. Con l’astrogeografia le mappe del nostro mondo interiore si sovrappongono alle carte geografiche di ogni luogo di questo pianeta, per fornire strumenti di orientamento a coloro che hanno deciso di abbandonarsi all’euforia del viaggio all’interno e all’esterno dell’essere. L’astrogeografia recente si fonda sullo studio dei sistemi dello Spazio Locale (Local Space) e dell’AstroCartoGraphy o Astrolocality,[1] mentre quella originaria si basa su conoscenze riguardo le Direzioni e l’impiego del Sacro Cerchio.
Per misurare le posizioni della Terra e del sistema solare vengono usati tre sistemi di coordinate fondamentali: l’eclittica, l’equatore e l’orizzonte. L’eclittica, il sistema usato tradizionalmente dagli astrologi nella redazione della carta natale, rappresenta il cammino della Terra intorno al Sole, e si esprime in segni zodiacali, gradi/minuti e latitudine zodiacale nord/sud. L’equatore è il sistema più geografico e si misura in latitudine/longitudine terrestre e declinazione nord/sud. L’orizzonte è un cerchio sulla superficie terrestre, con lo zenit e il nadir rispettivamente sopra e sotto la posizione dell’osservatore, misurato in 360° azimut e in altitudine sopra/sotto l’orizzonte. Quest’ultimo sistema si basa sull’osservazione dei corpi celesti in rapporto alle direzioni cardinali sulla terra, e le mappe astrologiche che usano questa misurazione sono chiamate carte dello Spazio Locale.
Nell’antichità le osservazioni ad occhio nudo costituivano le basi per individuare le posizioni dei pianeti: mentre il sistema eclittico fu introdotto dai greci non prima del 300 AC., le origini del sistema dell’orizzonte risalgono ai tempi più remoti. Le prime osservazioni dell’orizzonte furono fatte probabilmente da popoli che avevano la necessità di programmare la vita pratica durante l’anno. Ciò presupponeva la consapevolezza che gli eventi nel Cielo fossero in relazione con quelli della Terra. Gli uomini vedevano il sole e la luna sorgere e tramontare all’orizzonte in posizioni fisse e osservavano le medesime configurazioni stellari riapparire costantemente nel corso di molte vite e variare soltanto, come le consuetudini della gente, al ritmo delle età astronomiche. Ne derivò che ciascun luogo fu associato a un giorno dell’anno e ad una mappa dei corpi celesti. In quel dato giorno, segnato dal sorgere di una stella nota, le divinità autoctone fremevano, parlavano alla gente in sogno, si facevano vive nelle loro intuizioni e offrivano i frutti della terra propri di ogni stagione. Così trascorse l’Età dell’Oro, in cui gli uomini abitavano nel paradiso terrestre per il quale erano stati designati.[2]
Per quanto possiamo andare indietro nei tempi, vi sono sempre state tracce dell’osservazione dell’orizzonte e dell’uso dell’astrologia da parte dell’uomo. Numerose ricerche hanno dimostrato che le pietre dei monumenti megalitici (4000-2000 a.C.) erano disposte con precisione rispetto alle contemporanee posizioni, lungo l’orizzonte, dei corpi celesti. L’orizzonte è alla base di tutte le antiche pratiche geomantiche, dalla divinazione all’arte cinese del ben disporre (Feng Shui); i nativi d’America, dal meridione al settentrione, applicarono alcune tra le forme più complesse di osservazione dell’orizzonte, con le Ruote di Medicina e sofisticate costruzioni che ci riportano all’alba dei tempi. Il sistema dell’orizzonte è stato usato ovunque nel mondo, nei modi più diversi, ma per secoli è stato poi quasi abbandonato dagli astrologi occidentali a favore del sistema eclittico.
Nel 1970, Michael e Margaret Erlewine l’hanno ripreso, studiato e arricchito con nuove scoperte. Michael Erlewine iniziò a considerare i diversi sistemi di coordinate (l’eclittica, l’equatore, l’orizzonte e persino i piani galattici e supergalattici) come una corrispondenza dei molteplici livelli della nostra coscienza. Uno qualsiasi di questi sistemi può essere usato per descrivere astrologicamente l’universo e la vita. Ognuno di essi può esprimere lo stesso momento temporale e gli stessi pianeti, ma tuttavia, ogni sistema li ordina distintamente, per estrapolare una dimensione particolare della realtà dalla totalità della nostra consapevolezza.
“Poiché la nostra vita e la nostra coscienza sembrano scorrere su numerosi e distinti livelli, sono convinto che il metodo più ragionevole con il quale esprimerli o tracciarli sia mediante questi piani di riferimento fondamentali. Come astrologi, il nostro quasi esclusivo interesse per il piano dell’orbita terrestre (l’eclittica), e il relazionare ogni attività a questo piano, si traduce in una perdita di contrasto e dimensione che l’uso dei sistemi alternativi di coordinate può invece evitare”.[3]
La tecnica dello Spazio Locale (Local Space), elaborata dagli Erlewine, utilizza la stessa ora e data di nascita, impiegata nelle carte astrologiche tradizionali, ma la longitudine/latitudine si riferisce al luogo attuale di residenza. Il principio fondamentale dello Spazio Locale e dell’astrogeografia in genere, è che, se il tempo non può essere cambiato, lo spazio può esserlo. Questo significa che, mentre le posizioni natali dei pianeti e i loro reciproci aspetti saranno sempre gli stessi nel corso della vita tridimensionale di una persona, gli angoli, le case e il loro rapporto con i pianeti differiranno a seconda dei luoghi. Quindi, se ci si trasferisce in altre località, si può spostare l’attenzione della carta in punti più armonici, riducendo l’impatto degli aspetti disarmonici.
La carta dello Spazio Locale è una mappa di 360°, fondata su un evento quale la nascita, il cui piano di riferimento è costituito dall’orizzonte dell’osservatore e dalla posizione dei vari corpi celesti. Questi ultimi sono misurati sull’orizzonte, così come appaiono dal punto di osservazione, usando le coordinate in azimut e altitudine. Le carte costituiscono la rappresentazione dello spazio che circondava un luogo al momento della nascita. In quell’istante, il Sole, la Luna e i pianeti si trovavano in direzioni particolari rispetto al luogo di nascita. Per esempio, tracciando una linea lungo la Terra verso la direzione del Sole, essa passerebbe attraverso diverse località e paesi che costituirebbero un percorso terrestre verso il Sole. Il concetto chiave della carta dello Spazio Locale è che ogni oggetto nell’universo, celeste o terrestre, ha un suo posto preciso. Non solo i pianeti e le stelle, ma anche le città, i paesi, e pure la casa del vicino e la scuola del quartiere. Ciò che interessa qui è la direzione di qualsiasi oggetto nello spazio, non la sua distanza.
“Noi possiamo viaggiare” spiega Michael Erlewine “attraverso i nostri pianeti natali poiché essi rappresentano una direzione nella carta dello spazio locale. Qui, con l’intrecciarsi dei diversi piani di riferimento e degli oggetti, devo confessare che sta emergendo una visione piuttosto magica del nostro mondo: una visione in cui ogni città e ogni amico diventano centri radianti di influenza. In quest’ambito, le antiche tradizioni della magia e stregoneria iniziano a diventare comprensibili; qui, le divinità locali e le direzioni preferite diventano la regola e il mondo è simile ad un groviglio di significati.
Nelle carte dello spazio locale il carattere psichedelico non consente errori ed è inerente al sistema. Il mondo appare come una specie di grande talismano od un vasto terreno rituale e, nella coscienza moderna, l’immagine più vicina a questa natura è il mondo sublime di Don Juan creato dall’autore Carlos Castaneda. In questo mondo non esiste un piano sottile, ma un paesaggio personale dipinto con pennellate sicure e chiare e confezionato su misura per adattarsi alla psiche di ciascun individuo. Un mondo in cui l’uomo moderno sta imparando a muoversi attraverso la terra, in una danza infinita di adattamento e sintonia con il suo tema natale, con il suo sé. Gli individui spinti in direzioni stabilite in un mondo che li manipola, incapaci di resistere a viaggiare verso un obiettivo che non è un luogo particolare sulla terra se non una propria direzione interiore: la direzione di una forza o pianeta.; <Lì! Dove scaturisce il Potere> per usare l’espressione di Don Juan. In poche parole, questo è forse il sistema astrologico più rozzo, in cui l’ovvio è esaltato e il sottile non è necessario”.[4]
Un altro sistema astrogeografico è quello delle mappe dell’Astro*Carto*Graphy di Jim Lewis. Queste carte vengono realizzate tramite computer, utilizzando gli stessi dati impiegati per una normale carta astrologica, anche se, poiché si considerano le posizioni angolari, l’esattezza dell’ora di nascita assume qui un’importanza rilevante. Le mappe mostrano infatti le linee indicanti quei luoghi in cui i pianeti astrologici si trovavano in prossimità dei 4 angoli principali al momento della nascita. In una mappa Astro*Carto*Graphy mondiale, ogni pianeta ha 4 linee, corrispondenti alle 4 posizioni angolari astrologiche (Medium Coeli, Immum Coeli, Ascendente, Discendente), e poiché i pianeti considerati sono dieci, vi sono un totale di quaranta linee planetarie. In alcuni periodi di tempo, quando i transiti o le progressioni agiscono su un pianeta natale, certi potenziali hanno una forza maggiore e lo spostamento in località idonee può dare grande impulso alla loro attivazione. Allo stesso tempo, le mappe possono indicare luoghi utili ad alleviare le pressioni provocate da uno o più pianeti. Ciò non significa che sia necessario vivere in questi posti, ma che entrando in connessione con questi luoghi è possibile alleggerire notevolmente il peso di una forza che causa dei problemi.
Un’ulteriore tecnica esamina gli incroci (paran) tra le diverse linee planetarie. Anche se tutti gli incroci hanno influenze significative, gli effetti più potenti sono provocati da quelli che coinvolgono linee di assi angolari diversi (Ascendente/Discendente con Medium Coeli/Immum Coeli). Le zone poste sul punto esatto di questo tipo di incrocio rappresenterebbero, con un raggio fino a 300 km, i luoghi di maggiore forza sulla terra per la persona in questione.
I principi di interpretazione delle carte astrogeografiche sono in genere gli stessi impiegati dall’astrologia tradizionale, sebbene in questo sistema, non considerando i segni zodiacali, si tiene conto di pianeti, angoli ed aspetti tra di essi (inclusi aspetti con città e punti geografici). L’indicazione dei luoghi importanti nella vita (dove si è vissuti o dove sono parenti e conoscenti, luoghi di lavoro, studio, affari, amore, paesi che attraggono) consente di avere un primo rapido quadro delle energie guida, passate e presenti, e dei potenziali futuri. Una volta che riusciamo ad individuare i nostri autentici bisogni e potenziali interiori, possiamo ricercare sulle mappe quali luoghi possono aiutarci ad armonizzare, rafforzare o trasformare le nostre energie. Ogni luogo è legato ad uno o più Settori, vi sono località che possono stimolare il rapporto con specifici Spiriti e Guide o evocare i relativi Demoni. Per esempio, se intendo dare energia al Settore 9 ed affrontare quindi un viaggio legato all’espansione della conoscenza, la saggezza e l’esplorazione, forse la linea più indicata è quella di Giove, ma se la vera motivazione deriva da un’esigenza di relazione o di puro piacere, magari è meglio seguire la linea di Venere. Tuttavia, ogni forza planetaria può avere un’immensa varietà di espressioni. Per esempio, Venere rappresenta in genere l’amore e il mondo delle relazioni, ma spostarsi nelle zone legate a Venere non costituisce una garanzia se siamo alla ricerca di un rapporto d’amore ideale. Si potrebbe finire con l’esprimere altre caratteristiche di Venere, come il mangiare o spendere troppo, la pigrizia, i compromessi amorosi, ecc. Allo stesso tempo, una località in cui Venere è potente, può rappresentare un luogo ideale se si è pronti ad esprimere pienamente il proprio potenziale nelle relazioni d’amore e confrontarsi apertamente con le relative forze e Guide. L’uso delle carte astrogeografiche non è finalizzato esclusivamente ai cambiamenti di residenza e agli spostamenti fisici, ma investe la totalità dell’essere umano e tutti i suoi corpi (fisico, emotivo, mentale, spirituale). Se il mio Sole si trova sull’Ascendente a Bombay in India, non significa che per esprimere al meglio le caratteristiche del Sole e del Settore 5 devo abbandonare tutto e andare a vivere da quelle parti. E’ probabile, invece, che senta una potente sintonia con la cultura indiana, che da quella visione del mondo la mia creatività e Intento possano essere stimolati più che da quanto mi propone la mia tradizione di nascita. E per sentire questo basta entrare in qualche modo in rapporto con ciò che ha a che fare con quelle terre, magari leggendo un libro, ascoltando musica, meditando, conoscendo persone, imparando la lingua e soprattutto aprendosi a ciò che il luogo significa nel mio mondo sciamanico.
Qui non si tratta di andare all’agenzia di viaggi, anche se la cosa può a volte essere proficua, ma di spostarsi e viaggiare più profondamente negli sconfinati territori del proprio essere. Inoltre, la cosa più importante da tenere presente quando si usano le mappe astrogeografiche è che tutte le località possiedono un loro potenziale positivo che può essere usato costruttivamente. Quindi, se ti accorgi che nel luogo in cui risiedi predominano influenze disarmoniche, non allarmarti, ma cerca di capire che cosa ti ha portato a vivere in quell’area ed impara a trasformare l’energia che ti circonda. Per un approccio produttivo verso l’astrogeografia è importante essere onesti con sé stessi. Tutti ritengono di volere felicità, ricchezza e amore, ma molti difficilmente riescono a fare a meno di lavori duri, sfide, conflitti, ed esperienze poco piacevoli. E’ necessaria una minima conoscenza di me stesso, per comprendere ciò che veramente voglio, ed effettuare consapevolmente spostamenti reali nella mia vita.
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[1] Per informazioni su queste tecniche vedi: Martin Davies, Astrolocality Astrology, The Wessex Astrologer Ltd, Bournemouth, 1999. S.Cozzi, Pianeti e località. Le relazioni fra pianeti e luoghi geografici e la loro influenza sul destino individuale, Armenia.
[2] John Michell, Lo spirito della terra: l’energia del mistero vivente, Red, pp. 6-7.
[3] Michael Erlewine, “The Astrology of Local Space” in AstroMap HiRes: Manual, Matrix Software, p. 84.
[4] Michael Erlewine, “Discovering Local Space Astrology” in op.cit., pp. 80-81.