La luna nuova è vicina.
Nei giorni intorno alla luna nuova si intensifica il processo di rilascio, per cui il buio e i relativi dolori di cui abbiamo esperienza possono essere usati come concime al fine di fertiizzare obiettivi di luce.
Per questo motivo, se sei in spazi oscuri, da un lato trova un modo di venirne fuori, mentre dall’altro non lasciarti depistare da questi spazi e dai problemi che possono generare. Ricordati quale era il tuo intento e proposito prima che insorgesse un dato problema.
Spesso ci fissiamo su un obiettivo che ci entusiasma, e poi a causa di un problema che sopraggiunge perdiamo di vista l’obiettivo, come conseguenza dell’attenzione che richiede il problema.
Il problema giunge come fertilizzante per il seme, l’obiettivo di luce. In questo modo luce e buio si incontrano, e pongono in atto le condizioni per la manifestazione del tuo obiettivo. Ma se perdi di vista la luce, il seme, quando giunge il buio allora rimane solo il concime senza seme, e il concime senza seme crea solo concime.
Allora, se sei in un momento buio ti esorto a ricordare il tuo seme, a non perderlo di vista, da non iniziare a interpretare il tuo malessere in modo distruttivo. Stai attento alla mente che di fronte a un problema comincia a costruire idee pessimiste, fallimentari. Gli spazi oscuri ci sono, fanno parte della vita, se ne fai esperienza vuol dire che sei vivo e reale. Non si tratta di un fallimento, al contrario è un segnale di successo, perché il buio giunge richiamato dalla luce, per unirsi ad essa.
L’unico fallimento in questo caso è dimenticarsi della luce quando giunge il buio. Il buio viene per incontrare la luce, e se tu quando giunge il buio rinunci alla luce, che il buio stesso è venuto a incontrare, ne deriva che il buio ci rimane molto male e poi si arrabbia.
Allora non fare arrabbiare il buio e nemmeno la luce.
Quando arriva il buio presentalo alla luce, e quando arriva la luce presentala al buio.