Prova a mettere in discussione le tue reali motivazioni creative, ciò che ti spinge a manifestare ogni sorta di cose nella vita.
È forse la tua smania creativa un semplice istinto di imitazione scimmiottesca che ti sospinge ad aggiungere miseramente qualcosa in questa realtà, e quindi a protrarre le catene della sua esistenza separata?
Stai meramente ricoprendo con la tua creatività il terrore di estinzione della tua esistenza robotica e l’impellente propagazione epidemica di questa realtà separata?
È il malessere di questo mondo dovuto alle azioni nefaste di una minoranza di tiranni e cospiratori?
Oppure questa realtà è la conseguenza di ciò che la maggioranza degli uomini insiste con infamia a perpetuare, ritenendolo senza riserve come il corso di azione più elevato?
Più che ricercare risposte si tratta forse di porsi delle domande. Questo significa sospendere la ricerca spasmodica di risposte e soffermarsi sul silenzio che segue la formulazione di domande decisive. Sono queste domande che siamo invitati a enunciare strenuamente. Si tratta di interrogazioni che non abbiamo mai osato, e neppure pensato, di fare. Sono quesiti indicibili e negati, purgati dalla mente separata e relegati in celle di isolamento, dense di terrore e vergogna. È solo mediante il risveglio risoluto e incontaminato della nostra mente indagatrice che il seme della libertà multidimensionale può espandersi. La crescita della nostra natura multidimensionale implica aprirsi sia a una creazione alternativa, sia ad abbandonare la realtà separata nella trita opera di tessitura delle sue storie per lanciarsi nell’accettazione estatica di ciò che dimora oltre.
Nel processo di trasformazione si tratta di essere onesti riguardo i nostri limiti e rancori, senza scoraggiarci per i loro modi ripetitivi. Qui occorre riconoscere che la perseveranza è un attributo essenziale sul cammino di guarigione, e che tutti i rancori sono espressioni distorte di qualità radianti. Indi, invece di divenire frustrati o abbattersi con sensi di colpa ogni volta che vi sono situazioni oscure o fallimenti, l’invito è scoprire quali tipi di valori luminosi essi deformano e celano. La domanda è: come posso trasformare le mie debolezze in potere di guarigione?
© Franco Santoro