In questi giorni gloriosi di plenilunio e di settimana santa, proprio non ne posso più di scrivere e parlare usando le distinzioni di genere o compiendo sforzi immani per cercare di evitarle.
Ma possibile che in queste stupide lingue umane occorra sempre puntualizzare ossessivamente la differenza di polarità, maschile e femminile?
Aggettivi, nomi, pronomi, verbi ogni aspetto del linguaggio evidenzia incessantemente la distinzione di genere. In ogni momento siamo sempre costretti a identificarci come uomo o donna, senza via d’uscita, salvo complessi interventi chirurgici.
Per non parlare poi dell’intransigente e fanatica distinzione tra soggetto e complemento oggetto che impone sempre di distinguere tra il mio io separato e quello altrettanto separato di ogni aspetto dell’esistenza!
Se i linguaggi se ne fregassero delle polarità, del genere, del soggetto e oggetto, avremmo tutti dei corpi androgini, ogni essere sarebbe completo e unito al tutto.
Ogni nostra parola, ciascun nostro pensiero è un lavaggio del cervello incessante fondato sul dualismo. I nostri corpi con fattezze rigorosamente distinte sono la conseguenza di questi linguaggi cretini, il cui unico scopo è creare separazione e distanza tra ogni aspetto del tutto.
Adesso ci si mette anche il corona virus! Non bastano più i contorni delineati di ogni corpo separato, ora siamo obbligati a mantenere pure una rigorosa distanza tra questi corpi. Ognuno se ne sta da solo circondato dal suo vuoto.
Però il punto è che stando da soli circondati dal vuoto sono certo che alcuni di noi riusciranno a capire che in questo vuoto dimora la chiave per una rivoluzione senza precedenti: la prova che la separazione è una totale illusione. Di questo sono certo! Per cui, lasciamoli pure stare così come sono questi linguaggi cretini, non fanno proprio un baffo alla realtà che li sottende.
#andràtuttobeneanchesevamale
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(see English below) “In verità dare e ricevere sono una...
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