Il problema principale nelle relazioni intime, sia nei rapporti tra genitori e figli, sia in quelli di coppia, è dovuto a un equivoco sul piano fisico.
Da un lato qualcuno è dentro di te o tu sei dentro a qualcuno, o siete entrambi in stretto contatto fisico.
Questo ti porta a ritenere che quel qualcuno faccia parte di te e ti appartenga, o che tu faccia parte di lui e gli appartenga.
Dall’altro quello stesso qualcuno è fuori di te o tu sei fuori da lui, o siete distanti fisicamente.
Questo ti porta a ritenere che questi non faccia parte di te e non ti appartenga, o che tu non faccia parte di lui e non gli appartenga.
Il punto è che alla fine dei conti, sul piano fisico, non importa quanto tu seguiti a evitarla o a combatterla, la seconda opzione, che qualcuno non fa parte di te e non ti appartiene, così come tu non fai parte di lui e non gli appartieni, è quella vera e reale.
Cio che causa ulteriori equivoci è il fatto che, oltre il piano fisico, la prima opzione, che qualcuno fa parte di te e ti appartiene, così come tu fai parte di lui e gli appartieni, è altrettanto vera e reale.
Da un lato gli altri non ti appartengono e tu non appartieni a loro, dall’altro essi ti appartengono e tu appartieni a loro.
Insomma, sembra proprio un gran guazzabuglio, e in effetti lo è.