Così si và fino alla fine
fin dove il cielo
cade a terra sul confine
così si va su queste strade
fin quando avremo un po’ di vento
nelle vene
Così recita la prima parte di una canzone del gruppo Gang.
Le parole “fino” e “fine” ridondano lo stesso termine latino “finis” che significa “limite”, “confine”, “regione” oltre che “fine”.
Andare fino alla fine è un po’ come andare “fino in fondo” seppure in questo caso l’idea suggerita del percorso non è verso il basso, il fondo. Qui la fine può essere in alto, in basso, a destra, a sinistra, ecc. Inoltre questa fine è un limite che non riguarda necessariamente lo spazio, ma che comprende anche il tempo. Può essere la fine di una storia, di un film, di una vita.
La fine è ciò di quanto più importante hai da riconoscere e accettare nella realtà di questa esistenza. Se non sei in grado di accettare e riconoscere la fine, non sarai nemmeno capace di accettare e riconoscere l’inizio. In altre parole nulla cambierà nella tua vita, tutto continuerà a essere così com’è. Per sempre? No, fino alla fine. A un certo punto tutto finirà, ci sarà una fine drastica e inappellabile, verso la quale sarai totalmente impotente. Di conseguenza perderai tutto ciò che hai trattenuto e non hai mai lasciato andare. Insomma, non sto facendo previsioni apocalittiche, quel che succede è inevitabile: tu morirai.
Se proprio sei ostinato a non lasciare andare, a evitare la fine, puoi scegliere di credere che non cambierà nulla, che seguiterai ad essere chi sei e avere quel che hai anche dopo la morte, magari in un’altra vita.
Il punto qui è che la fine, così come l’inizio, avviene in ogni istante della vita. Se non sei in grado di accettare e riconoscere che la tua vita finisce e inizia in ogni istante, è probabile che non sia affatto vivo, forse sei da tempo morto e sepolto, o sei diventato una macchina, un computer.
Ad ogni respiro la tua vita finisce e poi può iniziare o meno se segue un secondo respiro. La morte e la vita si celebrano a ogni respiro. Ciacun respiro è prezioso perché potrebbe essere potenzialmente l’ultimo. Mentre tutti i tuoi pensieri sono rivolti all’idea che hai di te stesso, a ciò che vuoi trattenere, possedere o realizzare, ad ogni istante cessi di essere quello che credi di essere e hai la possibilità di iniziare a essere qualcosa di nuovo.
Se sei stufo della tua vita così com’è, sappi che tutto può cambiare per te nel brevissimo intervallo di un respiro. Puoi fare un respiro essendo quello che sei e avendo quello che hai, andando fino alla fine del respiro, e poi con il successivo respiro iniziare una nuova vita in cui se e hai qualcosa di totalmente diverso.
Se hai bisogno di più tempo allora puoi ritardare la fine. In questo caso puoi usare un giorno intero. Quando ti addormenti finisce la tua vita, e inizia un’altra vita, quella dei sogni. I sogni ti possono talvolta mostrare a grandi linee quel che ti può succedere quando arrivi fino alla fine. Se sei stufo della tua vita così com’è sappi che puoi cambiarla interamente nel giro di un giorno solo. Puoi vivere un giorno essendo quello che sei e avendo quello che hai, andando fino alla fine del giorno, e poi con il successivo giorno iniziare una nuova vita in cui se e hai qualcosa di totalmente diverso.
Se hai bisogno di più tempo allora puoi ritardare ulteriormente la fine. Puoi prenderti un ciclo lunare (28 giorni), un ciclo solare (un anno), un ciclo di sette anni, ecc.
Puoi ritardare fin quando vuoi, ma prima di continuare a farlo assicurati che tutto non sia già finito da tempo, accertati di essere ancora vivo. E se invece non vuoi più ritardare, allora semina il vento di ciascun tuo respiro, “va dentro la notte prima che il gallo canti”.
fino alla fine fino alla fine
faremo il nostro tempo
fino alla fine si va
fino alla fine semineremo vento
fino alla fine
così si va dentro la notte
prima che il gallo canti
lasceremo queste rovine
così si va fino alla fine
e tireremo fiato solo dopo
oltre il fiume
fino alla fine