Semplice processo di identificazione dei tuoi stati di coscienza.
1) 3D – considera quel che ti succede da una prospettiva rigorosamente fisica, nei minimi dettagli, descrivendo i fatti, senza alcuna interpretazione, valutazione, ecc. Cosa hai fatto o fai tu, cosa ha fatto o fa lui, che cosa è successo o succede, solo fisicamente nella realtà di terza dimensione, senza considerare la quarta e la quinta, ossia le tue emozioni e i tuoi pensieri.
2) 4D – riferisci come ti sei sentita o senti, le emozioni che hai provato o provi, separandole da quello che è successo e succede in 3D e dai tuoi pensieri (interpretazioni) a riguardo, che è 5D
3) 5D – riferisci i pensieri, le idee a proposito, le interpretazioni.
4) fai riferimento alla struttura strategica di interpretazione convenuta nel lavoro, se la conosci e in caso contrario me la chiedi
La struttura strategica primaria è il rilascio, quanto è esternato viaggia lungo il sacro cono e in questo caso l’intero processo va inserito all’interno del rituale, liberato. Non permettiamo a 3D, 4D e 5D di invaderci, ma le liberiamo nel sacro cono, che è 6D (spirito).
Si tratta di distinguere soprattutto tra fatti fisici ed interpretazioni ed emozioni. L’interpretazione e l’emozione in questa fase preliminare di lavoro, è la forza separante numero uno. Essa manipola la tua esperienza e la inserisce in una microrealtà arbitraria. Questo accade regolarmente ed è necessario identificare quando accade.
Il messaggio più importante dei recenti seminari è quanto sopra.
Gaudio et Spes
8 novembre 2016