Il “benocchio”, che è l’opposto del “malocchio”, consiste nel guardare gli altri e il mondo in fermo allineamento con frequenze luminose, fondate sull’unità e l’accettazione di ogni aspetto dell’esistenza, attraverso gli occhi amorevoli dell’innocenza, vedendo gli altri privi d’invidia, rancori e miseria.
Se esistono situazioni o persone che seguitano a essere nei tuoi pensieri, causando rabbia, colpa, dolore o disagio, renditi conto che stai usando l’immaginazione, o l’immaginazione ti sta usando, per attaccare te, gli altri, il bene, l’amore e ogni fonte di luce.
Praticare il benocchio significa scandagliare la mente e il cuore, facendo attenzione a come guardiamo dentro e fuori di noi. Spesso tendiamo a identificare gli altri con età, aspetto fisico, salute, qualità, difetti, facendo confronti, generando invidie, competizione e ogni tipo di rancore. Mettiamo gli occhi al servizio di un’immaginazione perversa, creando sceneggiate sadiche e masochiste riguardo ciò che gli altri pensano o fanno, a nostro favore o contro.
Da una prospettiva sciamanica, diventiamo succubi di intrusioni da parte di entità predatorie che operano dietro le quinte del nostro campo visivo per fomentare incessanti malesseri e conflitti tra gli esseri umani. Poiché i nostri occhi non sono in grado di riconoscere queste entità, tutto la loro negatività la proiettiamo su altre persone, appunto perché i nostri occhi vedono male.
Questo è il malocchio.
Il benocchio è il processo opposto. Esso consiste nel rapportarci direttamente con Dio e ogni fonte autenticamente luminosa, ricercandola nell’intimo e facendola risorgere ogni giorno, proprio come il Sole che al mattino compare nuovamente nel cielo. Questa Luce la proiettiamo poi sugli altri, illuminandoli.
Il benocchio ci ricorda che i nostri occhi hanno il potere di creare l’inferno o il paradiso nella nostra vita e in quella altrui. Spetta solo a noi decidere come usare l’immaginazione e a questo riguardo esistono solo due possibilità: per promuovere bene e amore, la Luce o per alimentare sofferenza e rancori, il buio.
Possiamo decidere di ricordarci chi siamo veramente. Scegliendo di vedere la Luce in tutti, riusciremo a riconoscerla in noi stessi. Può sembrare un’affermazione tutta “rose e fiori”, e infatti lo è…
© Franco Santoro