Il simbolo grafico raffigura due piccoli cerchi collegati ciascuno ad un semicerchio e disposti uno di fronte all’altro. In quest’immagine, che suggerisce la forma dei seni femminili, possiamo scorgere due turbini, rivolti uno di fronte all’altro, che danno l’idea di una contrapposizione tra forze rivali che si bloccano a vicenda.
Il simbolo è molto simile a quello cinese dello yin e yang che descrive il perfetto equilibrio delle due grandi forze dell’universo, ciascuna contenente l’embrione dell’altra, ad indicare l’unità essenziale delle due forme di manifestazione e la loro perpetua alternanza. È qui evidente la percezione dei due principi essenziali del quarto segno (dare e ricevere nutrimento): due modalità apparentemente conflittuali che trovano la loro apoteosi quando vengono finalmente integrate e vissute senza più alcuna identificazione.
Il Cancro rappresenta tutto ciò che è opposto e allo stesso tempo complementare, nascosto e visibile, apparentemente duplice, ma in realtà unico, proprio come le due facce della Luna. Nel simbolo è inoltre rappresentata la fusione dello spermatozoo maschile con l’ovulo femminile e l’intero processo di gestazione che conduce alla nascita intesa come espressione creativa. Questa creatività può limitarsi ad aspetti esclusivamente biologici od espandersi verso altri livelli (mentale, intuitivo, artistico, scientifico, imprenditoriale, professionale, ecc.).
Nell’ambito spirituale il Cancro conduce alla nascita e alla creatività più essenziale: quella del proprio bambino interiore. Nel simbolo sono presenti le grafie arabe dei numeri 6 e 9, rappresentanti rispettivamente la Luna Calante (il cerchio che genera il semicerchio o lo spirito che genera l’anima) e la Luna Crescente (il semicerchio che genera il Cerchio o l’anima che genera lo spirito).
“In questo segno quindi gli strati superiori dell’essere sono in continua evoluzione ciclica, nella quale Fecondità e Completamento, Vita e Trascendenza, trapassano l’uno nell’altro: il Cancro è l’ombelico zodiacale attraverso il quale avviene la Reincarnazione (come fenomeno ascendente positivo: dal sei al nove) oppure l’Invasamento e la Vampirizzazione (come fenomeno discendente negativo: dal nove al sei)”.[1]
Questo segno ha inizio con il solstizio d’estate: quando il Sole si trova allo zenit delle aree terrestri, situate sul Tropico del Cancro, e nel momento in cui il Polo Nord dell’asse terrestre raggiunge la sua inclinazione massima verso il Sole. In questo periodo, della durata di circa tre giorni, il Sole rimane visibile più a lungo nell’emisfero boreale e la notte raggiunge la sua minima durata a vantaggio del giorno. Nel ciclo della natura, dopo l’intenso processo di crescita dei mesi primaverili, inizia un periodo di maturazione e stabilizzazione. I frutti di molte piante aumentano di volume ed offrono i loro massimi potenziali nutritivi, i cuccioli di numerosi animali, dopo i pericoli delle fasi seguenti la nascita, sono integrati nella comunità. Gli uomini (almeno buona parte) rallentano i ritmi di lavoro e prendono tempo per riposo, vacanza o piaceri.
Dopo l’agitazione e la frenesia primaverile, il Cancro dice: “Basta fermiamoci! Questo è troppo: non ce la faccio ad affrontare tutto quello che è successo. Ho bisogno di stare per un po’ al sicuro e badare ai miei interessi. Prima che sia troppo tardi, voglio prendermi cura delle mie cose, dare nutrimento e supporto a ciò che ha valore e lasciare andare quello che è di troppo”.
Queste precauzioni sono talvolta necessarie perché, insieme alla massima espressione della luce del Sole, questo periodo segna l’inizio del lento accorciamento delle giornate. Con esso si annuncia il processo di discesa verso le tenebre e l’incontro inevitabile con la morte.
Secondo la tradizione orfica, il Cancro è la soglia attraverso cui l’anima fa il suo ingresso nel mondo della sua presente incarnazione. Gli egizi, che iniziavano il loro anno con questo segno, consideravano il Cancro come l’accesso dell’anima alla reincarnazione. È la Grande Porta, attribuita agli uomini, che si apre alle forme della vita fisica e alle leggi della Terra. Nel segno opposto del Capricorno è situata la seconda Grande Porta: quella degli dei e della vita spirituale. Molti antichi insegnamenti si riferiscono al Cancro come al Portale degli Uomini, l’accesso attraverso cui tutte le anime discendono dai cieli e assumono forma umana.
È un’area ove possiamo connetterci profondamente con le motivazioni che ci hanno portato sulla Terra, e imparare a distinguerle da tutti gli altri obiettivi che non appartengono alla nostra consapevolezza originaria. I due solstizi rappresentano dunque i punti principali di passaggio multi-dimensionale. Per il portale estivo si entra nella terza dimensione e nella manifestazione separata soggetta al tempo e allo spazio, mentre nel portale opposto si accede alla quarta dimensione ed agli stati transpersonali.
Nella tradizione romana il tenutario dei portali è il dio bicefalo Ianus (Giano), dal latino ianua (porta), colui che conduce da uno stato di coscienza all’altro. Con il portale solstiziale e Giano (per l’evidente somiglianza fonetica) è connessa la festa di San Giovanni Battista, o giorno di messa estate (Midsummer Day), una tra le più popolari solennità dell’Occidente, celebrata il 24 giugno. Numerose sono le usanze relative a questa festa (fuochi, raccolta di erbe, esposizione alla rugiada notturna, ecc.), tra cui il comparatico, ovvero un vincolo di cognizione spirituale tra padrini di battesimo o cresima e loro figliocci o cresimati, tra testimoni di nozze e sposi. Tali cerimonie commemorano il primo rapporto tra compari: quello tra Giovanni Battista e Gesù. Altra festa di rilievo è quella del 29 giugno, dedicata a San Pietro e San Paolo. In quell’occasione, presso la cappella di San Paolo (protettore dai morsi) a Galatina nel Salento, si riunivano tradizionalmente i tarantolati.
Il Cancro rappresenta gli istinti ereditari, il karma della famiglia e del clan, gli automatismi inconsci e le reazioni di massa. “Questo segno sta per la totalità della vita, per la consapevolezza delle cellule del corpo e di quella vita collettiva, istintiva, così largamente inconscia nell’uomo, ma che sempre influenza il suo corpo fisico e, soggettivamente, la sua mente inferiore e la sua emotività. Il nativo del Cancro non evoluto è immerso nella massa, è una parte inconsapevole del grande tutto, e qui sta il problema. Il Cancro medio, così come l’aspirante che sostiene la sua prova in questo segno, è soggetto all’impulso di innalzarsi al di sopra della massa nella quale è trattenuto per istinto, e di sviluppare invece l’intuizione che gli permetterà di elevarsi”.[2]
Al fine di liberare il potenziale di questo segno, è necessario rompere il cordone ombelicale che lega all’apparente sicurezza del karma della famiglia o del clan, e scegliere di fluire verso il proprio percorso di verità nella vita. “Se voglio essere sicuro, cioè protetto contro il fluire della vita, voglio essere separato dalla vita. Eppure è proprio questo senso di separazione che mi fa sentire insicuro. Essere sicuro significa isolare e rafforzare l’Io, ma è proprio l’impressione d’essere un Io isolato a farmi sentire solo e impaurito. In altre parole, più sicurezza potrò avere più ne vorrò”.[3]
© Franco Santoro
Note:
[1] Bruno Cerchio, Simbologia astrologica, Ed. Mediterranee, p. 86.
[2] Alice Bailey, Le fatiche di Ercole: il sentiero del Discepolo attraverso lo zodiaco, Adea, p. 74.
[3] Alan Watts, La saggezza del dubbio: messaggio per l’età dell’angoscia, Ubaldini, p. 45.