Le mascherine coprono il sorriso, l’assenza di contatti fisici e vicinanza occultano l’affetto e l’intesa, ma se il sorriso, l’affetto e l’intesa sono autentici, li puoi mostrare con gli occhi, nello sguardo, nell’amorevole riconoscimento di ogni tuo simile, quando lo incontri a distanza per la strada o nei pochi negozi aperti.
Se resti in casa e non vedi nessuno, puoi sempre sorridere in solitudine mentre pensi a qualcuno o qualcosa. Non importa cosa sta succedendo nel mondo, puoi sempre immaginare tante belle cose e sorridere.
Magari può essere legittimo obiettare che nelle attuali circostanze c’è poco da sorridere.
Perché hai sorriso in passato?
Per una bella notizia? Per uno scampato pericolo? Per l’illusione che la tua felicità potesse durare per sempre o il più a lungo possibile? Per ostentare ottimismo e benessere?
La vita in questo mondo è stracolma di situazioni di malattia, dolore e morte, così come di momenti di salute, piacere e vita. Ma alla fine dei conti, come sai bene, tutto da queste parti si deteriora, distrugge e muore sempre e senza eccezioni.
Solo quando la situazione ci riguarda personalmente o tutti ne parlano, per cui temiamo che possa implicare pure noi e i nostri cari, allora ce ne rendiamo davvero conto.
Ma questo non è un buon motivo per cessare di sorridere.
Come vanno a finire le cose in questo mondo lo abbiamo sempre saputo. Ed è proprio quando davvero finiscono o potrebbero finire, che puoi capire il vero senso del tuo sorriso, così come di tutti i tuoi sorrisi.
Un sorriso, in questo momento, non è un’esibizione di ottimismo, né un modo per arginare la sfiducia e sostenere il pensiero positivo. Un sorriso non può essere un’altra maschera, una maschera sotto il sorriso.
Un sorriso ora può essere semplicemente un sorriso, senza alcun fine, che si apre al mistero interiore della sua presenza, un sorriso sotto la maschera.
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