L’Immacolata Concezione è un dogma cattolico istituito piuttosto di recente (1854) che sancisce l’immunità dal peccato originale della Vergine Maria sin dal momento del suo concepimento. Secondo la chiesa Cattolica ogni essere umano nasce con il peccato originale e l’unica eccezione a questo riguardo è stata Maria. L’Immacolata Concezione è celebrata come solennità l’8 dicembre ed è associata con le apparizioni di Lourdes che ebbero luogo solo alcuni anni dopo la proclamazione del dogma.
Il dogma dell’Immacolata Concezione fu seguito un secolo dopo (1950) dalla proclamazione di un altro dogma, inevitabile conseguenza di quello precedente. Se Maria era nata senza peccato originale come il Cristo, anche lei similmente deve ascendere con un corpo incorrotto. Da questa constatazione derivò il dogma dell’Assunzione di Maria, secondo cui Maria, concluso il corso della sua vita terrena, salì in Paradiso, sia con l’anima che con il corpo.
Il peccato originale da una prospettiva olistica è la separazione, l’idea di avere un’identità separata rappresentata dal corpo fisico, l’ego.
Esseri privi di peccato originale significa non essere stati soggetti alla separazione, mentre togliere il peccato originale vuol dire ritornare alla nostra unità originaria rilsciando l’identificazione con l’ego. Per chi è nato in questo mondo, si tratta di un processo lento.
Abbiamo il potere e le capacità di determinare la nostra Immacolata Concezione, aprendoci al seme multidimensionale della vita, impregnandoci di unità e interconnessione, rilasciando la placenta della nostra identità separata e dando alla luce il nostro vero sé multidimensionale.
Le relazioni tra esseri umani rappresentano i processi fondamentali di gestazione, nascita e svezzamento della nostra identità multidimensionale.
Esse dischiudono l’intento in buona fede della terza dimensione, che è il ventre gestante di una più ampia configurazione, il bozzolo operativo per il recupero dell’anima, l’eliminazione del peccato originale.
Esattamente come un feto umano nell’utero recupera ed assimila le componenti che permettono al suo corpo fisico di completarsi ed emergere nella realtà esteriore, la terza dimensione asseconda l’intento di gravidanza sciamanica, che è il recupero e l’integrazione dell’anima frammentata, dando infine alla luce l’identità multidimensionale.
Questo processo si sviluppa sia attraverso attività di terza dimensione che multidimensionali, come ad esempio la connessione con creature e ambienti fisici (amici, partners, parenti, colleghi, edifici, paesaggi, ecc.) e luoghi ed esseri multidimensionali (spiriti guida, spiriti totem, graha, antenati, realtà parallele, ecc.).
In modo simile, un vertebrato non ancora nato si sviluppa attraverso il contributo della madre (con la quale il feto ha un contatto diretto), e l’ambiente esterno con il quale la madre interagisce, e del quale il feto non è ancora consapevole.
L’utero umano è la configurazione appartenente al feto che precede la nostra realtà ordinaria.
Il collettivo dei nostri corpi umani compone una creatura multidimensionale non ancora nata, collocata in un utero più vasto, la nostra realtà umana, ed attende la nascita nello scenario multidimensionale, che sta oltre la realtà umana.
Questa creatura è un essere collettivo che comprende una rete di individui, un circolo di interconnessione.
Questo vasto utero provvede a tutto il necessario per i processi di gestazione, fin quando i tempi sono maturi per il parto multidimensionale.
La nascita prevede l’abbandono del ventre umano e l’emersione in una configurazione più ampia.
La nostra realtà è un utero multidimensionale, e la sua missione è donarsi incondizionatamente, proteggendo e rafforzando la creatura non ancora nata, conseguendo il suo scopo ultimo di parto e rilascio dalla realtà umana stessa.
Un utero allineato con la rete della vita ha una sensibilità funzionale di calcolo del tempo. Sa perfettamente quando l’attimo sta per giungere, e permette quindi l’apertura del passaggio.
Ciò che segue poi è lo stadio di svezzamento ed educazione, dove ancora una volta protezione e supporto sono contemplati, con la differenza che il bambino è già al di fuori. Il nuovo essere comincia quindi ad esplorare l’ambiente multidimensionale e a interagire con l’ambiente. Man mano che procede in tal senso egli allarga la consapevolezza di se stesso, poiché distintamente dalla realtà umana, nel multidimensionale tutto è riconosciuto come connesso.
Prima del parto, la relazione con esseri conosciuti e sconosciuti rende servizio al processo di gravidanza multidimensionale.
I drammi e le ferite, così come i piaceri e le gioie, sperimentate nelle relazioni, sono parte della gestazione multidimensionale.
Una madre che è consapevole del processo di nascita sa che il travaglio della gravidanza è necessario per un intento sacro.
Per quanto riguarda la gravidanza multidimensionale non esiste la stessa consapevolezza.
Ciò che dobbiamo fare come esseri umani è svegliarci, e scoprire cosa sta succedendo al di là della nostra realtà limitata.
Siamo tutti parte di un amorevole processo di gestazione.
Siamo qui per potenziarci a vicenda, per affrontare il viaggio attraverso l’amore incondizionato.
Questo viaggio prevede soste in configurazioni limitate, come l’utero di una donna o quello collettivo della terza dimensione. Sono tutte dimore provvisorie, ed ogni passo di questo cammino comporta complessità maggiori, finalizzato al recupero di ulteriori parti dell’anima.
Tutte le sofferenze umane derivano dalla mancanza di consapevolezza di questo processo.
La terza dimensione è un utero più ampio, un grembo divino e, in quanto tale, è asservita ad una funzione onorevole.
Se accetto questa funzione e mi allineo con la mia vera vocazione di genitore multidimensionale, connettendomi con ciò che è al di là di questa realtà, posso superare la prospettiva dell’utero, volando alto nel cielo e ottenendo la visione più ampia, trovando il mio posto nella rete della vita.
La gravidanza multidimensionale comprende una realtà più vasta e riconosce che siamo qui come risultato di un processo attivato da qualche altra parte, in un mondo che esiste al di là della vita ordinaria.
La vita fisica è parte di un accordo multidimensionale che coinvolge diversi ambiti.
Esiste uno scopo più ampio per quanto riguarda la presenza di ognuno di noi sulla terra, e questo scopo resta oscuro quando perdiamo di vista l’implicazione multidimensionale della vita.
Siamo nati in un corpo umano e viviamo su questo pianeta soltanto perché esistono regni invisibili che rendono questo fatto possibile. Questi regni inviano i loro delegati qui per realizzare intenzioni onorevoli e dispensare guarigioni.
Le intenzioni onorevoli comprendono il multidimensionale, onorano passato, presente e futuro. Si riferiscono agli eventi presenti nella prospettiva di generazioni passate e future. Riconoscono il passato e il futuro come esistenti contemporaneamente nel presente.
Se ci apriamo consapevolmente a questa prospettiva e iniziamo concretamente ad applicarla come base della nostra vita, saremo in grado di capire quando giunge il momento del parto.
Saremo in grado di rispondere alla chiamata
E la chiamata dimora nell’eterno presente.
La chiamata giunge ora!