I Jinn sono creature multidimensionali della cosmologia islamica e pre-islamica. Il termine “jinn” deriva dal persiano e significa “cose nascoste alla vista”. Si tratta di entità invisibili di quarta dimensione che vivono in una realtà parallela a quella umana. Essi sono citati frequentemente nel Corano, che li descrive come esseri intermedi fra mondo angelico e umanità, fatti di fuoco rovente e privo di fumo, ma anche capaci di operare con forme fisiche. Come gli umani possono essere maligni, positivi o neutrali. Interagire con gli Jinn non è facile, perché sono impredevibili, spietati, mutevoli, astuti. A differenza degli uomini hanno rapidità di movimento, possono assumere qualsiasi aspetto fisico, mutare forma e influenzare la mente di altre creature. I jinn leggono i pensieri umani e talvolta li provocano, perché si infiltrano facilmente nelle nostre menti. In effetti da una prospettiva multidimensionale condividono il nostro stesso corpo e mente, ma invece di essere vincolati a un solo corpo e mente, come gli esseri umani, possono cambiarlo a piacimento. Secondo il Corano i jinn furono creati da Allah da una fiamma senza fumo e abitarono per primi la Terra.
La maggior parte dei problemi fisici, emotivi e mentali che abbiamo come esseri umani sono causati da possessione da parte di jinn. Questo è dovuto a diversi motivi, decisamente incomprensibili secondo la prospettiva della nostra consapevolezza umana. Talvolta uno jinn si innamora di un essere umano e non gli permette di avere relazioni amorose, a meno che non siano manipolate dalla sua presenza, oppure crea gravi problemi in un’area della vita di una persona come ritorsione per un torto fatto inconsapevolmente. Nella maggior parte dei casi i jinn si comportano in modo odioso verso gli esseri umani perché sono semplicemente malvagi. Per questo motivo nella tradizione islamica si recitano molte preghiere, invocazioni e negoziazioni intese a prevenire la possessione da parte degli jinn e, nel caso questa sia avvenuta, per rilasciarne gli effetti malsani, esorcizzando o adorcizzando. Aree particolarmente infestate da jinn malefici sono i gabinetti. Il Profeta (pbsl) usava fare questa invocaziono ogni volta che entrava in questi luoghi: Allaahumma innee a’oodhu bika minal-khubthi wal-khbaa’ithi (O Allaah! Cerco rifugio in te dai Satana maschili e femminili). Anche durante i rapporti sessuali, i pasti, nel corso della notte, nell’atto di entrare in una casa o quando ci si ferma in un luogo nuovo, i jinn sono particolarmente attivi, per cui ci sono invocazioni apposite di protezione.
A livello sciamanico i Jinn sono associati a tipologie di spiriti, che possono prendere sembianze umane provvisorie, insediandosi per tempi più o meno brevi, e talvolta definitivi, nel corpo energetico di esseri umani.
Le persone nella vita che hanno un ruolo rilevante e spesso ossessivo nei nostri pensieri ed emozioni, anche quando non abbiamo più rapporti fisici e ordinari con loro, sono sovente personificazioni di spiriti. Gli spiriti operano attraverso di loro, ma questo non significa che la loro attività sia uguale per tutti. Vi sono spiriti che creano effetti solo verso alcuni e pochi individui.
Quando una persona ci domina e ossessiona frequentemente nei pensieri e nelle emozioni, senza che in effetti avvenga alcuna interazione con essa, questo è segno di presenza di spiriti.
È nella sfera delle relazioni sentimentali e affettive che gli spiriti operano maggiormente, spesso provocando situazioni assai gravi di dolore, disperazione. Sebbene da una prospettiva ordinaria, Jinn, Graha, e altre entità similari possono apparire come figure mitologiche, simboliche e fantasiose, secondo una prospettiva sciamanica, essi sono intese come identità reali, con cui è fondamentale relazionarsi.
Ogni nostro serio problema di relazione è connesso con l’intervento di spiriti. Ne consegue che anche l’attività di guarigione è in rapporto con gli spiriti.
Forse, il passo più decisivo che l’uomo può compiere nel processo di crescita consiste nell’uscire dal suo autismo multidimensionale. Noi non siamo soli, non lo siamo mai stati. La nostra negazione di ciò che esiste oltre la percezione umana e consensuale, se da un lato ci impedisce di relazionarci in modo diretto con gli spiriti, non impedisce a questi di relazionarci con noi.