(della serie Provocazioni letterarie)
La funzione più controversa e luminosamente sovversiva delle restrizioni derivate dal Covid-19 è di permettere ad alcune anime di rinfrescare le loro memorie. Ciò al fine di prendere atto che in questa realtà, fondata sull’identificazione con un corpo fisico separato, siamo da sempre in quarantena.
Prova a immaginare un mondo in cui le presenti restrizioni siano la norma del vivere umano. Ognuno vive chiuso all’interno della sua casa, uscendo solo per procurarsi cibo e medicinali, anche se la maggior parte delle persone per timore del contagio preferisce usare la consegna a domicilio. I pochi che escono devono disporre di lasciapassare, munirsi di maschere e guanti protettivi e mantenere una rigorosa distanza con qualunque persona. L’uscita è inoltre consentita solo nel raggio di pochi chilometri e a condizione di non essere positivi al virus. Solo coloro che tutelano l’ordine e il rispetto della quarantena possono uscire, insieme a quanti provvedono alla cura dei malati e al sostentamento alimentare. Non sono mai possibili incontri con altre persone fuori della propria abitazione, mentre all’interno della stessa è consentito vivere solo con quanti fanno parte del proprio nucleo famigliare. Tutte le frontiere sono chiuse. Ogni viaggio o spostamento all’estero, e pure fuori dal proprio comune di residenza, è proibito.
Questa è ora la realtà da diverse settimane e potrebbe continuare a esserla ancora per un po’. Tuttavia abbiamo ben vivido il ricordo delle libertà precedenti. Inoltre confidiamo che tra poche settimane tutto tornerà normale. Prova però a immaginare un mondo in cui questa situazione dura da molto tempo, addirittura da generazioni, tanto che nessun essere vivente ha avuto esperienza di come si viveva prima. Le uniche testimonianze restano solo nella letteratura e nei documenti di epoche antiche. Mettiamo però che per motivi politici e di ordine pubblico, tutti questi documenti siano stati eliminati, o siano considerati opere di mitologia, fantasia o fantascienza. Non esiste proprio nulla fuori dalla propria casa e i pochi chilometri intorno, e credere che ci sia qualcosa è solo una fantasia o superstizione. Non si può andare in altre nazioni, paesi, città non a causa delle restrizioni, ma perché questi luoghi sono inesistenti. Quindi rimani dentro la tua piccola casa. Se sei giovane puoi procreare e fare crescere la tua prole, in modo che la razza umana continui a sopravvivere. Se sei anziano ci pensa il virus o altri acciacchi a toglierti al più presto di mezzo. In ogni modo comunque vadano le cose sei destinato a morire. Poi può succedere che cercherai un’altra casa in cui rinascere e ripetere tutto come prima.
La funzione più controversa e luminosamente sovversiva delle restrizioni derivate dal Covid-19 è di permettere ad alcune anime di rinfrescare le loro memorie. Ciò al fine di prendere atto che in questa realtà, fondata sull’identificazione con un corpo fisico separato, siamo da sempre in quarantena. E onde evitare di essere troppo sovversivo mi fermo qui.
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(see English below) “In verità dare e ricevere sono una...
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