Con l’ingresso del Sole in Gemelli, il 20 maggio, il ciclo dell’anno scorre sul sentiero di luce, abbracciando il dono delle connessioni di guarigione e della comunicazione sacra. La spiritualità sciamanica comporta imparare a essere in armonia con ogni aspetto della realtà, promuovendo la consapevolezza che non è possibile esistere nell’isolamento.
La piaga umana più grande è la tragedia della separazione, l’incapacità di connettersi con gli altri, non riuscire ad esprimere i propri veri sentimenti e a comprendere quelli altrui. Tutto questo è rappresentato biblicamente dalla storia della Torre di Babele, quando ebbe luogo la confusione dei linguaggi e l’umanità dimenticò come parlare con il cuore.
È doloroso come spesso siamo incapaci di comunicare apertamente con gli altri e viceversa, ma è ancor più doloroso quando non riusciamo a capire noi stessi, a connetterci con chi veramente siamo.
È vitale trovare modi per liberare gli ostacoli alla vera comunicazione interiore ed esteriore, penetrando con dolcezza attraverso le barricate della separazione e svelando il linguaggio originale che tutti noi condividiamo profondamente.
A questo riguardo il terzo segno, i Gemelli, gioca un ruolo fondamentale, operando come il tenutario della circolazione di pensieri, informazioni e ogni tipo di comunicazione o attività mentale. Quanto percepiamo nel mondo fisico è il risultato di un processo di comunicazione. I nostri pensieri e parole causano effetti tangibili nell’ambiente.
Ci sono soltanto due tipi di pensieri e forme di comunicazione. Da una parte vi sono pensieri basati sulla separazione e sull’identità separata, dall’altra ci sono pensieri che emanano dal nostro Sé unito e allineato con lo Spirito. Ogni pensiero e parola che esprimiamo contribuisce a sostenere la separazione o l’unità.
La comunicazione è continua, sia quando penso per conto mio, sia quando esprimo ad altri i miei pensieri, comunico o separazione o unità, o paura o amore. Ogni momento ci offre quindi l’opportunità di supportare connessioni di guarigione e allontanarci dalla separazione.
Queste connessioni comprendono tutto ciò con cui interagiamo fisicamente, emotivamente o nei pensieri. In termini multidimensionali non c’è differenza tra interazione fisica, mentale o emozionale. Comunichiamo costantemente, e in ogni istante della vita possiamo scegliere tra separazione e unità, paura e amore.
La mente separata dell’ego è basata sulla negazione della comunicazione multidimensionale e sul rifiuto di accettare il nostro vero Sé. A questo scopo impiega un vasto assortimento di stratagemmi per depistare la percezione umana, inducendo la mente a non riconoscere, e di conseguenza a distruggere, le informazioni che arrivano dal nostro vero Sé. Tuttavia, come esseri umani abbiamo la capacità di osservare le nostre menti, impegnandoci tenacemente con la rete di guarigione della vita.
Questo significa mettere in discussione il falso filtro anti-spam dell’ego e l’intera matrice della nostra mente condizionata.
Mercurio il governatore dei Gemelli e della Vergine, è il fornitore della comunicazione sacra, che presiede alla qualità dell’intelletto, che nella tradizione cristiana è uno dei sette doni dello Spirito Santo. Mediante il dono dell’intelletto (dal latino intus legere “leggere dentro”), imparo a raggiungere il cuore e la mente di tutto quello che percepisco, penetrando gli strati esteriori e svelando la nuda essenza di chi e cosa veramente siamo.
Tutto questo è esemplificato dalla carta dei Tarocchi degli Amanti (clicca qui), e dal culmine della Pentecoste quando, attraverso il dono delle lingue, la comunicazione nello Spirito sostituisce la comunicazione nei linguaggi ordinari.
I Gemelli comprendono la benedizione di Pentecoste e la maledizione della Torre di Babele. La sfida sul sentiero di guarigione dei Gemelli è trasmutare sistematicamente le maledizioni in benedizioni, fino alla maledizione originale, che è pure la soglia della benedizione suprema.
© Franco Santoro
In corrispondenza con l’entrata del Sole in Gemelli teniamo un seminario (clicca qui)
Immagine: di Louis Janmot, nato il 21 maggio 1814.