(articolo di Luna Pedrini)
Dopo giorni d’attesa, sei lì, all’entrata del cinema. Non vedi l’ora di sederti ed ascoltare, di fronte al grande schermo, quella storia nuova, diversa. Eppur sempre dal sapore, antica.
Prendi il posto, quello centrale, dove la visuale è a tutto campo. Finalmente ci sei, pronta a goderti lo spettacolo. Stai entrando in un altro mondo…
Improvvisamente lo shock. Tutti intorno a te parlano. Sale l’ansia. Cresce il fastidio. Speri che appena inizi si interrompano. Eccola la prima nota, il suono della musica. Niente da fare. Non smettono. Continuano. A parlare. Di cose insignificanti. I cellulari suonano. Luci su piccolo schermi che invadono lo spazio buio della sala. C’era scritto. Avevano persino avvisato. “Si prega di spegnere i cellulari”. Il vocio continua.
Provi a a concentrarti sulle immagini, a farti coinvolgere nelle emozioni. Ma nulla. “si è fatta i capelli biondi”, “guarda che vestito che ha”. Come se l’altro accanto non lo vedesse. E’ lì di fronte a lui!
“Hai riniziato la palestra? “. “Sì certo ci sono andata ieri”. E tu, incredula, ti domandi: sei in Finlandia come nel film oppure alla Virgin?
Dall’ansia passi alla rabbia.
Quella che provi ogni volta che, salita sul bus, devi subirti le storie di tutti coloro che parlano al telefono. Questioni del tutto personali. Parole di esperienze, di pensieri e sentimenti a volte molto intimi.
Quella frustrazione che senti quando vuoi comunicare qualcosa di importante a qualcuno e questo qualcuno ti interrompe in continuazione, ti parla sopra. Non ti ascolta.
Quel senso di assurdo che percepisci quando arrivi in un agriturismo di montagna, dispersa nel nulla e ti dirigi verso la piccola e bellissima piscina in mezzo al prato, alla ricerca di pace, di relax e invece cosa trovi? La radio a tutto volume. Nel bosco. Ti eri illusa che qui potessi trovare un rifugio da quei ragazzi che vanno in giro per la città con le casse attaccate al corpo. Ti sbagliavi.
Ora, tu ci provi a non essere rigida. A fluire con quel che c’è. A stare nel mondo tridimensionale. Ma se tutto questo è la negazione totale del silenzio, come puoi sopravvivere? Come puoi permettere al rumore e alle chiacchiere di invadere tutto il campo? Come puoi vedere solo il manifesto e visibile, accecando tutto ciò che è misterioso ed invisibile? Perché distrarsi in continuazione senza dar spazio alla concentrazione?
Sarebbe come accettare che c’è solo il giorno e non la notte. Sarebbe come affermare che abbiamo gli occhi sempre aperti e non li chiudiamo mai. Significherebbe che siamo esseri collettivi, ma non individui. Vorrebbe dire che siamo sempre un’unica cosa, una sola storia.
Ebbene. Io non ci sto. Questo qui non è il mio film.
Io voglio ascoltare la voce del silenzio. Sognare il calare nelle tenebre. Godere la leggerezza nel rilassare gli occhi. Chiuderli per intere ore. Desidero comunicare con il corpo. Farmi travolgere dal nulla.
Cerco di non cercare.
Su chi o cosa fare affidamento? Sul mio più grande alleato. La resa.
E so che ce la posso fare.
(Luna Pedrini)
Calendario incontri:
VIVERE DANZANDO I TAROCCHI – Alessandria, 8 Settembre, https://www.facebook.com/events/1336454279844825/
TAROCCHI E SCIAMANESIMO – Bologna, 21 Settembre https://www.facebook.com/events/902590930102467/
CERCHIO DONNE LUNA NUOVA BILANCIA – Bologna, 28 Settembre https://www.facebook.com/events/2465966516968686/
CONSULTE PERSONALI
Luna Pedrini
https://www.facebook.com/notes/luna-pedrini/consulte-con-luna-pedrini/1710181452621341/
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Calendario completo di programmi astrosciamanici : https://astrosciamanesimo.org/calendario/
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