L’Imperatore V.

Alcuni bambini lo chiamano “il Re dei Virus” e la sanno lunga, perché proprio di un monarca si tratta, e precisamente di Sua Maestà Imperiale Virus. L’Imperatore V. ha conquistato tutto il globo e regna incontrastato, imponendo ai suoi sudditi il regime più restrittivo della storia umana.

Ma qual è la caratteristica più precisa di questo monarca e il dato più distintivo del suo dominio?

Si tratta di un sovrano invisibile, indubbiamente un Imperatore Virus, ma più propriamente un Imperatore Vuoto, poiché esercita il suo potere mediante il riconoscimento e l’imposizione di sé stesso, in quanto Vuoto.

In verità il Vuoto ci domina dall’inizio dei tempi, sebbene l’abbia fatto finora con molta discrezione, passando del tutto inosservato. Dal Vuoto è sempre dipesa la nostra esistenza, a cominciare dall’aria invisibile che respiriamo.

Eppure come esseri umani portiamo attenzione solo al visibile, al pieno, mentre l’invisibile non lo vediamo, per cui lo riteniamo irreale, niente, nulla. Entrando in un luogo vuoto, traiamo l’immediata conclusione che non ci sia niente e nessuno. Diciamo “è tutto vuoto, è un deserto, non c’è anima viva!” Nessuno si prende la briga di riconoscere questo Vuoto, di relazionarsi con esso, appunto perché non esiste, non è vivo.

Il Vuoto serve a evidenziare i contorni di ciò che è pieno, per cui ne deriva che senza il Vuoto niente di ciò che è pieno sarebbe visibile. Senza il Vuoto non potremmo essere visibili come entità separate. Quindi il Vuoto si rende (o è reso) invisibile per consentirci di continuare a essere riconosciuti come entità separate.

Il Vuoto è il più grande tabù, perché nel Vuoto esiste la prova che la nostra realtà fisica è un’allucinazione, che ogni aspetto della vita umana si fonda sulla negazione di altre dimensioni e della realtà effettiva stessa.

Non percepiamo i collegamenti esistenti nel Vuoto tra i nostri corpi fisici. Non li vediamo perché la loro consapevolezza minerebbe l’intero paradigma della nostra vita umana.

In queste settimane non possiamo fare a meno di riconoscere il Vuoto. Siamo costretti a rispettare il Vuoto e a prendere le distanze dal pieno. Adesso il Vuoto domina in tutti quei luoghi in cui credevamo di esserci solo noi. E il Vuoto continuerà a dominarci incontrastato, sempre, finché forse non ci rendiamo conto che il Vuoto siamo noi.

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