Quello che succede nel mondo, incluse le notizie riportate dai media, è un riflesso amplificato e spettacolare di ciò che accade nella nostra vita individuale, dentro e fuori di noi.
È evidente, leggendo i giornali, che la maggior parte delle notizie sono negative.
Possiamo evitare di leggere queste notizie, per non essere influenzati, e forse questa in certi casi può essere una decisione saggia. Tuttavia, i giornali non fanno altro che riflettere gli aspetti ombra di quanto accade in ognuno di noi.
L’unico problema, leggendo i giornali, è che possiamo illuderci che i problemi siano solo fuori, dovuti esclusivamente ai protagonisti della vita politica e sociale. Le guerre, le violenze, le ingiustizie sono compiute da altri, ed è per questo che il mondo va male.
Credo che il contributo più grande che possiamo dare alla pace nel mondo è di prendere spunto dalle notizie che maggiormente ci disturbano per verificare che cosa di analogo sta accadendo nella nostra vita.
Credo che le grandi guerre e vicende dolorose che leggiamo nei giornali sono solo l’amplificazione delle piccole guerre che accadono nella nostra vita.
Un primo passo verso la pace nel mondo, a mio vedere, è di cessare di vedere l’ingiustizia e la guerra solo al di fuori di noi, e riconoscere le piccole ingiustizie e guerre di cui noi siamo protagonisti.
Il secondo passo consiste nel comprendere le ragioni di queste guerre, al fine di prendere dei provvedimenti di pace. E la pace, per grazia di Dio, a un certo punto arriverà.
Ma non ci sarà mai pace fino a quando non compiremo il primo passo, e saremo disposti a riconoscere le guerre che accadono dentro di noi.
© Franco Santoro