Nuove scoperte

Nuove scoperte

Prima del 1492 la Terra era divisa in due parti separate tra loro. Da un lato Europa, Asia e Africa, dall’altro America e Australia. Gli abitanti di una zona non erano a conoscenza del lato opposto e viceversa, quindi l’una non esisteva affatto per l’altra e viceversa.

Nel XV secolo le grandi potenze erano in lotta per assicurarsi il primato commerciale del mondo conosciuto e andavano alla ricerca di nuove vie di comunicazione per accedere più agevolmente ai territori da sfruttare. A questo scopo Colombo propose una via alternativa per raggiungere la penisola indiana, una tra le terre più ambite, passando da occidente invece che da oriente. Colombo e i suoi non intendevano trovare un nuovo continente, che per loro del resto non esisteva, ma solo scoprire una nuova via di accesso al vecchio continente. Andarono alla ricerca di qualcosa di conosciuto al fine di ottenere profitti attraverso un percorso sconosciuto. Trovarono invece qualcosa di sconosciuto, che consentì di ottenere ugualmente profitti, e decisamente maggiori. In quei tempi, all’impresa del famoso navigatore ben pochi credevano. La sola idea che ci potesse essere una via alternativa verso l’India appariva piuttosto folle. Figurarsi l’idea che ci potesse essere un nuovo continente!

Pare tuttavia che l’intenzione effettiva di Colombo fosse proprio scoprire un nuovo continente, della cui esistenza aveva ricevuto una visione. Quindi la storia di raggiungere l’India era solo una strategia intesa a finanziare un’impresa che altrimenti nessuno avrebbe mai appoggiato.

Questo è quanto succede ai grandi esploratori. Dapprima raggiungono un luogo da soli, nella realtà terrena o visionaria. Poi si tratta di coinvolgere gli altri. Questa non è un’impresa facile, perché accettare l’esistenza del nuovo, oltre al vecchio che siamo convinti sia l’unica realtà, è un processo spaventoso per la mente umana ordinaria.

Solo pochi secoli fa come esseri umani non eravamo a conoscenza di metà del nostro globo. Credi che le cose ora siano tanto cambiate? E se ci fosse ancora molto da scoprire?

Ammettiamo che tu abbia scoperto un luogo nuovo, che nessuno conosce, e che per tutti non esiste, a parte qualche folle. Si tratta di un luogo che per essere raggiunto richiede tempo e risorse, che nessuno è disposto a impiegare perché appunto per tutti, tranne qualche folle, quel luogo non esiste. Se tu l’hai scoperto, se ne hai avuto una visione chiara o ci sei proprio stato, cosa puoi fare?

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Estratto da: Franco Santoro, Pronto soccorso multidimensionale: emergenze spirituali, mondi paralleli e identità alternative, Institutum Provisorium, 2020, pp. 6-8.

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