Non esistono desideri personali, falsi, mondani e volgari. Ogni desiderio è collettivo, naturale, sacro e nobile.
Tutti i desideri, quando sono riconosciuti e messi in movimento, diventano nutrimento sublime per l’immaginazione, che è in grado di trasformarli o integrarli per fini creativi. In questo modo l’enfasi cessa di essere la manifestazione ripetitiva e ossessiva o la frustrazione per il mancato conseguimento di un desiderio, bensì il potere di fertilizzazione di un desiderio, la sua capacità di dare vita a ciò che ancora non esiste.
Non esistono desideri privati. Ogni desiderio è collettivo. Gli esseri umani non si dividono in base alla diversità dei loro desideri, alla loro bassezza o elevazione.
Ogni desiderio è complementare e sinergico. La varietà e la sincerità dei desideri consente lo scambio e l’armonia tra la gente.
Io riconosco di desiderare qualcosa che credo che tu o qualcuno possa soddisfare e tu riconosci di desiderare qualcosa che credi che io o qualcuno possa soddisfare. Quando questo riconoscimento è accettato ed esternato con trasparenza, ecco che si libera un’energia di guarigione immane che apporta beneficio a tutti, non solo alle persone interessate.
Quando invece reprimi, neghi o camuffi i tuoi veri desideri con qualcosa di diverso, che ti può rendere più accettabile agli occhi degli altri o in base alle credenze che ti sei imposto di seguire, ecco che si sprigiona un’energia velenosa straripante che apporta malessere a tutti, non solo alle persone interessate.
Riconoscere, accettare ed esternare un desiderio non vuol dire richiedere o aspettarsi che esso sia realizzato, così come lo abbiamo concepito nell’immaginazione o riprodotto da precedenti esperienze, nostre o di altri. I desideri non giungono necessariamente per essere manifestati nella realtà fisica. Essi arrivano per essere liberati in questa realtà. Quando sono liberati in modo disinteressato, allora si creano le condizioni per attivare il processo creativo, frutto della sinergia di varie forze. Questo processo può condurre alla realizzazione del desiderio, esattamente come lo hai immaginato, oppure a delle sue varianti creative che consentono l’orchestrazione e la manifestazionie di desideri ancora più potenti e benefici.
Accetta e riconosci i tuoi desideri, l’attrazione che provi verso qualunque aspetto della vita. Sii autentico riguardo quello che senti, liberati dall’ipocrisia e da ogni imbarazzo. Esterna i tuoi desideri, così come sono, senza alterarli in base alle idee che ti sei fatto riguardo il modo in cui possono reagire gli altri.
Quando esterni un desiderio, così com’è, allo stato puro, in modo disinteressato, al fine di liberarlo e condividerlo, ecco che lo affranchi dalle pastoie dell’ipocrisia e della sua realtà separata. Da quel momento il tuo desiderio non sarà più tuo. Sarà un desiderio collettivo. Altri possono scegliere di unirsi a quel desiderio, di soddisfarlo essi stessi, di fornire risorse per la sua manifestazione, o indicare modalità di realizzazione di quel desiderio…
© Franco Santoro