La realtà separata umana è delimitata dal tempo lineare fondato su causa-effetto. Come esseri umani ci definiamo sulla base di ciò che siamo stati. Quello che sei ora dipende da chi sei stato 10, 20 o 30 anni fa, o anche 10, 20 o 30 minuti prima.
Un essere multidimensionale fonda invece la sua identità in base alla forma in cui sta mutando in quel momento e non su chi è stato in passato. La multidimensionalità trascende il tempo lineare, gli spazi o le forme relative. Essa è priva di cause ed è basata sugli effetti, o meglio cause ed effetti non sono associati al tempo lineare. Questo significa che quanto ti accade oggi, o in un certo luogo, può essere causato da ciò che ti accadrà tra un anno, o da un’altra parte.
Un essere multidimensionale è pertanto in grado di muoversi oltre le realtà separate, circolando liberamente attraverso infinite configurazioni, cambiando forma a suo piacimento. Egli è capace in ogni momento di scegliere dove emergere o scomparire, sia nel tempo sia nello spazio.
Sulla Terra questa capacità è stata accessibile solo a una minoranza insignificante di sciamani e individui marginali che hanno avuto l’ardire di avventurarsi lungo i terrificanti confini che separano la realtà separata da quella multidimensionale.
Poiché questa zona di frontiera è assai pericolosa, molti di loro sono stati annientati o sono rimasti intrappolati in uno spaventoso limbo.
Riattivare il corpo multidimensionale, procedendo oltre la tirannia del tempo lineare, superando le barriere di confine tra realtà separata e unificata, è forse l’unico scopo della vita umana.
© Franco Santoro, 2014
In: Franco Santoro, Pronto soccorso multidimensionale: emergenze spirituali, mondi paralleli e identità alternative, Institutum Provisorium, 2020, pp. 27-28.