Se vivi in modo lineare, andando a caccia ogni giorno di esperienze usa e getta, allo stesso tempo le esperienze faranno lo stesso con te. Ogni giorno un pezzo della tua anima verrà usata e gettata. L’unico risultato garantito è che a un certo punto ti ritroverai senz’anima, una larva umana.
La larva umana vive nel tempo lineare, un veleno per l’anima, poiché l’anima esiste solo nel tempo multidimensionale, quello in cui puoi viaggiare avanti e indietro nel tempo alla velocità che ti pare, e anche fermarti.
Quindi ogni volta che identifichi te stesso con la tua età e fai calcoli approssimativi rispetto a quanto tempo ti rimane per fare questo e quello, ebbene stai torturando l’anima e, se non la smetti, alla fine l’uccidi.
Ma non solo, quando identifichi gli altri con la loro età, calcolando la differenza tra la tua e la loro, e considerando il tempo approssimativo della loro durata, ebbene stai torturando anche la loro anima e se non la smetti l’uccidi.
Un accorgimento per evitare questa tragica evenienza consiste nel fare un inventario delle esperienze del passato che hai molto gradito, di qualunque natura, fisica, sessuale, emotiva, mentale, spirituale, estatica, in solitudine o in compagnia. Prendine nota accurata, indicando le persone e le circostanze. Però, fai attenzione, si tratta d’individuare i dettagli di quelle esperienze, le scene precise, come se tu stessi creando un film.
Alla fine dei conti l’essenza delle esperienze davvero potenti dura pochi minuti, talvolta solo alcuni istanti, sebbene i suoi effetti si estendano in modo blando per maggiore tempo. L’essenza di queste esperienze rappresenta l’anatomia dell’anima, la struttura del tuo corpo multidimensionale. Una volta che sei cosciente di quali esperienze sono, puoi ritornare a esse quando vuoi e trovare ogni giorno un modo nuovo per riviverle, permettendo all’anima di mantenersi viva, senza identificarti con la larva, le cui ore sono sempre contate.
Laddove può essere facile ricordare e immaginare queste esperienze luminose, molti potrebbero obiettare che è piuttosto arduo, se non impossibile, ripeterle sul piano fisico. Invece, è proprio la cosa più semplice possibile! Ma questo solo se non confondi il tempo lineare con quello multidimensionale, ossia il tempo della larva con quello dell’anima.
Ed è sul tempo dell’anima e sulla grande opportunità che abbiamo di esprimerlo sul piano fisico, finché ci siamo, che insiste in special modo il lavoro astrosciamanico.
La cosa più grande che puoi fare nella realtà fisica è rappresentare e condividere le esperienze luminose che hai già avuto, resuscitandole dalla fossa comune in cui le hai seppellite, e facendole vivere ora.
Questo è possibile e la cosa più grande che posso fare nella realtà fisica è dimostrartelo.