Oltre la tangenziale a senso unico

indexLe vacanze di Natale hanno preso il via e insieme al clima di festa e baldoria che con evidenzia ci attornia, possiamo avvederci di un aspetto vitale per la salute dell’anima che permea i prossimi giorni.

Le prime tre settimane in cui il Sole transita in Capricorno sono ideali per spianare la strada verso la consapevolezza della nostra natura multidimensionale, la verità riguardo chi siamo e il nostro scopo in questa e altre vite parallele.

Con questa verità ci siamo ciclicamente confrontati nel corso della nostra vita, così come siamo stati regolarmente deviati e sedati da condizionamenti e credenze intesi a bloccarci in una percezione separata dell’esistenza.

Ogni aspetto della nostra vita presente e futura è determinato dal nostro passato. Il presente e il futuro non sono altro che la ripetizione ciclica del passato, camuffata come novità e cambiamento. Abbiamo l’impressione di andare avanti e progredire nella vita, percorrendo nuovi sentieri e facendo esperienze inedite. In realtà stiamo solo rivivendo situazioni passate, che ci appaiono nuove solo perché gli attori e le ambientazioni sono cambiati.

Ci muoviamo all’interno di un cerchio e continuiamo a girare intorno, ripetendo per millenni le stesse storie, fin tanto che non decidiamo fermamente di aprirci un varco e passare dal cerchio alla spirale…

Paradossalmente per poter andare avanti davvero, si tratta di imparare ad andare indietro. Quando ci focalizziamo solo sull’andare avanti la nostra vita diventa una strada a senso unico, un flusso automatico, un ingranaggio nelle mani del passato che ci spinge in avanti per essere ripetuto incessantemente.

La nostra identità separata si muove lungo un percorso unidirezionale, una tangenziale a senso unico e senza uscite. La nostra natura multidimensionale opera invece in una realtà pluridirezionale, in cui è possibile cambiare il senso di marcia, ma anche accedere a svincoli stradali che immettono su altri percorsi.

La ricapitolazione sciamanica è la tecnica di guarigione multidimensionale per eccellenza, che nella viabilità dell’anima corrisponde all’inversione di marcia.

Il presupposto della ricapitolazione è che eventi passati bloccano l’energia vitale fino a quando non vengono individuati e liberati.

In caso contrario il passato continua a essere trattenuto nel corpo emozionale e costantemente riciclato, riattivato e condensato nel presente. Come esseri umani tendiamo a investire enormi quantità di energia in queste memorie, finché, proprio come in un computer, la memoria si esaurisce, e le nostre vite crollano o si bloccano.

Oltre al riesame della propria vita e delle proprie memorie, al rilascio di rancori ed emozioni bloccate, la ricapitolazione può consentire ad energie precedentemente intrappolate di rendersi disponibili per implementare i risultati e gli obiettivi desiderati. La ricapitolazione quindi può essere seguita da pratiche finalizzate a definire le proprie intenzioni, e a preventivare, organizzare e programmare il futuro.

Una tecnica tradizionale di ricapitolazione è chiamata Il Cuore dell’Anno, i Dodici Giorni Santi, o i Dodici Giorni di Natale. Comporta l’impiego di una struttura astrologica e cristiana consolidata, basata tuttavia su profonde fondamenta esoteriche e astrosciamaniche.

I 12 giorni si trovano anche nella tradizione vedica, cinese, pagana e in molte altre. Sebbene la pratica sia usata con diverse varianti nel calendario e nelle usanze, la struttura più tipica fa riferimento ai 12 giorni che vanno dal 26 dicembre al 6 gennaio. In una versione più tradizionale, in linea con le antiche usanze celtiche e cristiane, ciascuno dei 12 giorni inizia la sera prima, ossia il primo giorno va dalla sera del 25 dicembre alla sera del 26 dicembre, e così via.

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© Franco Santoro

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