La principale difficoltà per l’uomo contemporaneo consiste nel discriminare tra la consapevolezza della vita derivata dalla sua esperienza diretta e le definizioni e idee sulla vita istigate da altri.
In continuazione siamo indotti a negare e reprimere quello che sentiamo effettivamente per conformarlo a quanto dobbiamo sentire secondo modelli esistenziali sociali, politici, filosofici, religiosi, dietetici, etici, sia ortodossi sia alternativi.
Puoi capire cosa sta accadendo davvero nella tua vita solo se riesci a fare tacere tutte quelle idee che definiscono incessantemente, dentro e fuori di te, ciò che è giusto o sbagliato, vero o falso.
La tua vera natura, la coscienza originale della tua esperienza di vita, è stata presa in ostaggio.
Non sai più dov’è e forse nemmeno chi è. Magari è morta da tempo.
Ma se ne senti la mancanza, puoi star certo che essa è ancora viva.
Per recuperarla puoi accettare condizioni dettate da altri e pagare un riscatto. Solo l’esperienza ti dirà se ti puoi fidare o meno.
Puoi anche negoziare, trovare un accordo. Puoi pure rifiutare ogni condizione, individuare dove si trova, fare un’irruzione e liberarla tu stesso dalle sue pastoie.
Qualunque cosa scegli di fare, prima di tutto hai da creare silenzio, mettere a tacere tutte quelle idee che definiscono chi e cosa sei, prima che sia troppo tardi, prima che tu ti trasformi in un replicante di quelle idee, in uno smart-phone organico.
© Franco Santoro