Pasqua

Il punto è che la Pasqua, da una prospettiva di abbraccio superno, non ha niente a che vedere con Gesù, bensì con Ishtar, la dea dell’amore, della bellezza, del desiderio, del potere e del sesso.

Ishtar si pronuncia proprio come Easter, che vuol dire Pasqua in inglese. Il protagonista è una figura femminile, il cui scopo è procedere alla salvazione e iniziazione. Maria Maddalena, Sophia, la Vergine Maria sono esemplificazioni di questa figura, definita la Madre di Dio, la Regina del Cielo.

La Pasqua è tutta una storia di sesso, come ogni aspetto dei testi biblici a cominciare da Genesi fino all’Apocalisse. Ma poiché questa storia di sesso è di una controversia senza pari, indicibile, il massimo e supremo tabù, allora la si è camuffata nella più grande panzana della storia umana e forse universale.

A questa panzana è necessario adeguarsi per motivi di sicurezza, e perché la storia originale è assolutamente incompatibile con la realtà ordinaria. Coloro che ne vengono a conoscenza, anche di un solo frammento, sono individui ad altissimo rischio in questa realtà.

Solo quando le donne ricorderanno il loro potere e lo useranno con integrità, questa realtà separata crollerà e anche molto velocemente. Finché le donne rimarranno in amnesia questo sarà il mondo che ci ritroveremo. Esiste un conflitto viscerale tra la forza intesa a risvegliare il ricordo e quella finalizzata a mantenere l’amnesia, e questo conflitto lo viviamo in modo devastante, dentro e fuori di noi, donne e uomini. Solo pochi individui sono in grado di esplorare la natura di tale conflitto, e liberarlo.

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