Personalizzare

Prova a non personalizzare la sofferenza e il piacere, la disperazione e la felicità, la miseria e l’abbondanza, la rabbia e l’amore.

Personalizzare vuol dire possedere, prendere qualcosa e trattenerlo solo per te.

In effetti la causa principale del dolore, della disperazione, della miseria e della rabbia è proprio l’ossessione per la personalizzazione, il possesso.

Il piacere diventa il TUO piacere. La felicità diventa la TUA felicità. Tutto diventa una proprietà privata. Di conseguenza la devi difendere strenuamente per paura che ti sia portata via. E quando questo accade, e succede inevitabilmente, allora c’è sofferenza, disperazione, miseria, rabbia, che diventano la TUA sofferenza, disperazione, miseria, rabbia.

Alora possiedi la sofferenza, la disperazione, ecc. perché ritieni che siano personali, TUE e per questo le difendi a tutti i costi, insieme a situazioni, esperienze, individui che ritieni tuoi.

l tuo amore, la tua salute, il tuo compagno, i tuoi figli, il tuo valore, il tuo, e poi il suo, il loro.

L’intera vita diventa una lotta per possedere, una competizione con gli altri che posseggono di più o di meno.

Vuoi andare avanti così? Ti dà soddisfazione?

Allora continua pure.

In caso contrario, sappi che c’è un’alternativa, che è proprio quella di cessare di personalizzare e possedere.

Il dolore, la gioia, il piacere, l’amore, l’odio, il compagno, l’amico, la sicurezza, ecc. non appartengono a nessuno, esistono e basta, proprio come l’aria. Fanno parte dell’esperienza umana.

Quando provi dolore senti il dolore di tutta l’umanità passata, presente e futura, e lo stesso vale per l’amore, la gioia, il piacere, e tutto quel che ti può accadere in questa vita.

Niente è tuo! Nemmeno la vita è tua. La vita è semplicemente vita, così come la morte è morte.

Esiste un’alternativa alla personalizzazione, al possesso, alla separazione tra ciò che è mio, tuo, loro, vostro, nostro.

E se l’esperienza del personalizzare, possedere, trattenere, competere, lottare per difendere ciò che è tuo, non ti interessa più, sappi che c’è l’alternativa è liberare tutto ciò che hai posseduto e trattenuto per te: gioia, amore, odio, miseria, piacere, dolore, persone, situazioni.

Quando riconosci che niente è tuo, nulla ti appartiene, che tutto appartiene a tutti, allora hai tutto e questo tutto lo condividi con tutti,

 

 

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