Piacere

Qual è la differenza tra la gioia e il piacere personale e quello degli altri? Esiste veramente un confine tra questi due versanti? Che distinzione di valore c’è tra il piacere che provi nel dare piacere a qualcuno e il piacere che provi quando qualcuno da piacere a te?

Il puro piacere, quello autentico, è privo di pronomi personali, circola liberamente, non è posseduto da nessuno. È come l’aria che respiriamo. Non esiste la mia aria, la tua aria. C’è solamente l’aria che respiriamo tutti insieme.

Il piacere è come l’aria, aperta, libera, a disposizione per tutti.

Nel respiro ci sono due fasi fondamentali: inspirazione e espirazione, entrata e uscita. Anche nel piacere ci sono due fasi: dare e ricevere piacere. Stiamo respirando sia quando l’aria entra sia quando l’aria esce. Siamo nel piacere sia quando riceviamo sia quando diamo piacere. Non puoi inspirare solamente, così come non puoi espirare e basta. Non puoi ricevere solo piacere, senza dare piacere.

Quando qualcuno prova piacere e gioia, quel piacere, quella gioia sono tue e di chiunque. Il piacere e la gioia, così come l’aria, non possono fare a meno di essere condivise. Certo, possiamo decidere di credere che siano una proprietà privata, qualcosa che alcuni possono avere e altri no, che qualche persona può portarci via e per cui occorre competere e lottare.

Niente ci impedisce di credere quel che vogliamo, di vivere in un’illusione, in un sogno, e questo è quello che sembra succedere in questo mondo.

Ma in questo mondo puoi anche scegliere di svegliarti e aprirti al piacere, all’estasi, alla gioia di respirare, di essere vivo, di sentirti felice per tutto il piacere che ognuno dà e riceve, perché quel piacere è tuo, sempre, così come lo è per tutti.

 

© Franco Santoro

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