Quando sei in grado di concepire tutte le posizioni, di dare spazio sia al pro sia al contro, ogni momento della vita diventa un passo verso la tua vera natura. In terza dimensione sei obbligato a fare delle scelte, a decidere se andare a destra, a sinistra, avanti o indietro. Puoi anche scegliere di rimanere fermo, di non prendere alcuna decisione, ma anche questa è una scelta.
Per recuperare la tua multidimensionalità occorre che smetti di farti intrappolare dal gioco delle polarità, di sostenere un punto di vista in contrapposizione a un altro. Ogni punto di vista, ogni scelta, include ogni altro punto di vista, ogni altra scelta. Se con il corpo scegli di andare a destra, non stai escludendo di andare a sinistra, non stai privilegiando una direzione rispetto a un’altra. Riconosci invece che un corpo va a destra, e un altro corpo va a sinistra.
Hai un solo corpo fisico e con esso puoi andare in una sola direzione in un dato momento, ma il tuo corpo multidimensionale si muove simultaneamente in tutte le direzioni. Puoi scegliere a quale direzione prestare attenzione in un dato momento, ma questo non significa contrapporti alle altre, combatterle, escluderle. Finché non ti rendi conto di questo, seguiterai a fare ogni scelta possibile sul piano fisico, di vita in vita, escludendo tutte le altre. Paradossalmente avrai esperienza di ogni scelta, ma sempre a esclusione di un’altra scelta, e così continuerai a essere scisso, a schierarti da una parte e a opporti a un’altra parte.
Quando scegli una direzione includendole tutte, non devi più tornare indietro per recuperare le altre direzioni, ti muovi unito, verso l’unica vera direzione, quella che le unisce tutte.
(Franco Santoro, 2013)
In: Franco Santoro, Pronto soccorso multidimensionale: emergenze spirituali, mondi paralleli e identità alternative, Institutum Provisorium, 2020, p. 33.