In questo mondo siamo spesso testimoni e protagonisti di esperienze di odio e violenza.
Da una prospettiva olistica la violenza, sia che ne siamo testimoni, vittime o protagonisti, è violenza verso se stessi.
Ed è proprio questa violenza e odio verso se stessi che è più difficile riconoscere e smascherare perché spesso non sembra affatto violenza.
L’odio e la violenza della persona che danneggia gravemente il suo corpo o compie azioni assai nefaste è solo il frutto delle radici della violenza sottile che esercitiamo regolarmente verso noi stessi.
Finché non riconosciamo e guariamo questa violenza delle radici ogni sforzo per porre fine alla violenza più esplicita sarà vano.
Quali sono alcuni aspetti di questa violenza delle radici?
Ecco un breve elenco:
Interpretare, giudicare, criticare e rimproverare con frequenza se stessi.
Non considerarsi degno e meritevole di ricevere qualcosa.
Considerarsi sbagliati, inadeguati e privi di valore.
Credere che gli altri ci considerino sbagliati, inadeguati e privi di valore.
Prendersi la responsabilità per qualcosa di cui non si è responsabili.
Attribuire a se stessi la colpa per qualcosa di cui si è innocenti.
Negare, reprimere e svalutare i propri bisogni.
Negare, reprimere e svalutare le proprie visioni e intuizioni.
Negare, reprimere e svalutare i propri desideri.
Negare, reprimere e svalutare i propri sentimenti.
Impedire a se stessi la possibilità di scegliere cosa fare ed essere nella vita.
E tanti altri punti, alcuni dei quali troppo controversi per poterne parlare.
C’è tanta violenza nel mondo, ma in questo mondo siamo anche testimoni e protagonisti di esperienze di amore e pace.
Ed è con questo amore e pace che si tratta di andare incontro all’odio e alla violenza, passo dopo passo, cominciando da quello che ci succede dentro, fino a raggiungere le radici.
With a Little Help from our Friends
(see English below) “In verità dare e ricevere sono una...
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