Rilassati, se puoi, e soprattutto non prendertela se non ci riesci.
Forse, ogni tua tensione, frustrazione e qualsiasi tuo malessere, sia fisico, emotivo, mentale e in primo luogo spirituale, è dato semplicemente dal conflitto esistente tra ciò che senti intimamente e riconosci come reale e quel che invece devi sentire, perché è quanto ti è stato detto di sentire poiché rappresenta la realtà in cui credi o devi credere.
In questo caso la tua sofferenza, irritazione, depressione e qualsivoglia disturbo sarebbe pienamente legittimo e giustificato, quindi inevitabile. In effetti, che altro potresti provare allorché la realtà in cui credi ti impedisce di accettare e riconoscere chi sei veramente? Quali benesseri, gradimenti e piaceri autentici e duraturi potresti mai avere quando rinunci alla tua vera natura perchè secondo le tue credenze o quelle altrui essa non esiste o è sbagliata e quindi da cambiare e adeguare a ciò che invece è ritenuto giusto?
Allora, rilassati, se puoi, e soprattutto non prendertela se non riesci a rilassarti.
Accetta la situazione. Non perdere quel briciolo di consapevolezza che, nonostante tutto, ti è rimasto.
Non ti sto invitando a lasciare perdere le tue credenze o ad adottarne delle altre.
Ti sto invitando solo a considerare se queste credenze, l’idea che ti è stata data su te stesso e la realtà in cui vivi, corrispondono alla tua intima esperienza di chi e dove sei.
Se ti avvedi che il conflitto tra quel che senti veramente e ciò che dovresti sentire, tra la tua esperienza effettiva e quel che dovrebbe invece essere la tua esperienza è lacerante, allora rilassati, se puoi. E soprattutto non prenderterla se non ci riesci. Laddove esiste un rilassamento derivato da ciò che intimamente senti e sei, ne esiste un altro che è il risultato dell’amnesia e della negazione di quel che senti e sei, la conseguenza della perdita della tua anima, per cui sei un automa, privo di alcuna esistenza effettiva.
Ogni tua tensione, frustrazione e qualsiasi tuo malessere è dato semplicemente dal conflitto esistente tra ciò che senti intimamente e quel che invece devi sentire, forse.
Rilassati, se puoi, e soprattutto non prendertela se non ci riesci.
Hai tutte le ragioni per sentirti teso, frustrato e impotente.
Così come hai tutte le ragioni per riconoscere e legittimare quel che senti veramente anche se non è quello che dovresti sentire e credere.