Samhain

fire3 webIl Samhain è una festa celtica celebrata dal tramonto del 31 ottobre al tramonto dell’1 novembre, per marcare l’inizio dell’inverno e del periodo più oscuro dell’anno. I Celti dividevano l’anno in due parti: buia e luminosa. Il Samhain era la festa più importante perché rappresentava l’inizio del nuovo ciclo, quello in cui il seme è piantato e pone le fondamenta per la crescita.

Nelle culture antiche il potere rinnovativo del buio e della morte era ampiamente riconosciuto. La vita era concepita in modo circolare, invece che lineare, per cui la morte, ben lungi dall’essere vista come la fine, rappresentava il punto di energizzazione e l’inizio di tutto, proprio come il seme seppellito sottoterra è il generatore dei frutti e dei fiori a venire. Questo si rifletteva nell’usanza di fare iniziare le giornate al crepuscolo invece che all’alba.

Il potere del Samhain e della stagione oscura, esemplificata dal segno dello Scorpione, si basa sulla consapevolezza della continuità della vita tramite la morte, il passaggio da un universo all’altro, e la riappropriazione del corpo multidimensionale.

Il ciclo dello Scorpione offre l’opportunità di liberare vecchi segreti e rancori che continuano a logorare la nostra vita. Il primo passo consiste nell’essere trasparenti con se stessi. Ciò comporta riconoscere onestamente i problemi e cessare di restare nella negazione. Ammettere quello che non funziona è un passo decisivo perché richiede coraggio e in apparenza sembra aggravare la nostra situazione. Tuttavia, ad un livello che esula dalla nostra percezione, la luce e la guarigione raggiungono il loro apice. Dopo un po’ di tempo, una volta che lo schermo di fumo delle finzioni su cui avevamo impostato la nostra vita sarà dissolto, tutta la luce e l’amore che non potevamo vedere prima ci raggiungerà direttamente al cuore, ed allora saranno lacrime di grande gioia.

© Franco Santoro

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