Sciamanesimo tradizionale

indexTradizionalmente l’apprendista sciamano riceve un’iniziazione diretta dagli spiriti o nel suo rapporto di prima mano con le realtà non ordinarie, per cui il concetto di scuola o maestro da cui ricevere istruzioni o certificati è del tutto estraneo allo sciamanesimo.

Il rapporto dello sciamano con gli spiriti e le sue guide è sempre privo di intermediazioni da parte di un altro essere umano o istituzione. Tuttavia, l’apprendista sciamano può talvolta avvalersi del supporto di sciamani anziani, il cui compito è individuare e facilitare le capacità sciamaniche del soggetto, fornendo protezione e strumenti intesi a integrare l’esperienza sciamanica con le tradizioni spirituali e culturali della realtà consensuale.

Poiché la funzione dello sciamano è operare come ponte tra realtà non ordinarie e ordinarie, un requisito fondamentale del suo apprendistato consiste nell’acquisire conoscenze riguardo le tradizioni religiose e culturali del luogo in cui opera. Ciò gli permette di rendere comprensibili le sue esperienze non ordinarie tramite i riferimenti della sua cultura di appartenenza. In questo caso riceve un’educazione religiosa tradizionale.

Lo sciamanesimo non è una religione o percorso spirituale alternativo. È una metodologia di guarigione spirituale, che impiega i riferimenti religiosi tradizionali, senza entrare in contrapposizione con essi.

Lo sciamanesimo, o meglio neosciamanesimo, del New Age, con tutto il rispetto, opera in modo assai distinto, in armonia con il sincretismo culturale e religioso degli ultimi decenni. Da un lato questo sviluppo è legittimo e al passo con le trasformazioni delle culture contemporanee. Il rischio è tuttavia che su quest’onda lo sciamanesimo diventi una forma di culto o spiritualità alternativa, una disciplina corporativa il cui apprendimento richiede la frequentazione e la certificazione presso scuole e istituti.

Inoltre, i riferimenti culturali e religiosi del processo di formazione tipicamente New Age appartengono il più delle volte a tradizioni esotiche o remote, e assai raramente a quelle del luogo in cui l’apprendista vive. La maggior parte dei corsi di sciamanesimo disponibili in Italia ed Europa fanno riferimento a tradizioni di altri continenti, e tendono a ignorare, e talvolta a ridicolizzare le tradizioni religiose locali.

Lo sciamano aborigeno australiano o siberiano onora e impiega la cosmologia e gli strumenti della sua cultura, del luogo in cui vive e dove hanno vissuto i suoi antenati. Un’apprendista sciamano italiano, a mio vedere, dovrebbe in primo luogo fare riferimento alle sue tradizioni religiose e spirituali, quelle cristiane, cattoliche e precristiane.

Per lo sciamano contemporaneo è indispensabile familiarizzarsi con i percorsi spirituali di altre culture, perché viviamo attualmente in società multiculturali, in cui non è più possibile isolarsi all’interno di una singola cultura. Inoltre l’esplorazione di altre culture permette di ampliare gli orizzonti, fornendo ispirazione se il rapporto con la propria cultura risulta difficile. Tuttavia se lo sciamanesimo diventa una pratica esotica, dissociata dalle tradizioni del proprio luogo di origine, non solo non è più sciamanesimo, ma rischia di causare ulteriore separazione e confusione. Molti hanno forti resistenze verso le proprie tradizioni religiose e culturali, e il lavoro di guarigione implica proprio comprendere da dove vengono quelle resistenze, e trasformarle.

© Franco Santoro

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