Sai distinguere i momenti in cui fingi da quelli in cui ti esprimi con sincerità?
Non mi riferisco qui alla sincerità simulata, intesa a fare bella figura con gli altri o con l’idea che abbiamo di noi stessi. E nemmeno a dire le cose come stanno secondo quella parte di te che detiene stabilmente il potere o che talvolta prende il sopravvento instaurando un regime alternativo.
A quale sincerità mi riferisco allora?
Probabilmente a una sincerità incompatibile con l’idea che hai degli altri e pure di te, capace di metterti potenzialmente in un mare di guai su tutti i fronti.
Non c’è niente di male nel fingere quando le conseguenze della tua sincerità potrebbero essere nefaste, così come è legittimo simulare quando sei inconsapevole della tua simulazione.
Ma se talvolta, in questo oceano d’ipocrisie, lecite o illecite, proprio non ce la fai più a trattenere la sincerità di cui sto parlando, per favore trova un modo per farlo, anche solo sottovoce.
E se hai bisogno di qualcuno che ti ascolti con altrettanta sincerità, trovalo o fingi di averlo trovato.
AVVISO
NOTA: L’autore di questo sito non è più in sintonia...
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