Venere

Nel simbolo grafico di Venere il cerchio (spirito) è posto sopra la croce (materia), a indicare l’unione del Cielo e della Terra, e la necessità di ritrovare in quest’ultima la base della propria percezione. La grafia ricorda il simbolo egiziano dell’Ankh, formato dalla combinazione dei simboli femminili e maschili di Iside e Osiride. L’immagine suggerisce anche l’idea di uno specchio, ad indicare che in ogni relazione, ciò che vedo dell’altro è solo il frutto della mia proiezione e di quello che ho scelto di vedere.

Dopo il Sole e la Luna, Venere è il corpo più luminoso del cielo ed il pianeta che, almeno come dimensioni, assomiglia maggiormente alla Terra. La rotazione attorno al suo asse avviene in senso opposto al moto di rivoluzione, per cui su Venere il Sole sorge ad Ovest e tramonta ad Est. Inoltre, essendo la sua rotazione molto più lenta rispetto alla rivoluzione, Venere possiede il giorno con la durata maggiore tra tutti i pianeti (247 giorni terrestri) e con una lunghezza superiore a quella del suo anno. Nonostante si tratti di un pianeta vicino, le coltri di nubi che lo ricoprono rendono difficile l’osservazione della sua superficie. Venere, visto dalla Terra, non si allontana mai oltre 48° dal Sole e, di conseguenza, nel tema natale risulta essere sempre nel segno in cui si trova il Sole o in quelli adiacenti raggiungibili nell’arco di quei gradi. Questa vicinanza la rende sovente visibile sia all’Est (mattino) che all’Ovest (sera) e ne fa un astro di primaria importanza presso molte civiltà antiche.

Secondo l’ipotesi di Immanuel Velikovsky, Venere, prima di stabilizzarsi come pianeta, era dapprima una cometa che, dopo esser stata prodotta da un’eruzione su Giove, causò gravissimi cataclismi durante i suoi passaggi vicino alla Terra e ad altri pianeti. In quest’ottica, Venere dimostra di essere un pianeta da considerare con le dovute cautele. Se metto una persona amata al centro della mia attenzione e poi questa mi lascia, mi ritrovo senza un mio centro e ciò inevitabilmente causerà una situazione di dolore e ogni tipo di rancore. Allo stesso tempo, anche se questa persona continua a rimanere con me, vivo nell’angoscia più o meno inconscia che un giorno la perderò. Le cosiddette relazioni di amore possono divenire infermità molto moleste e, sebbene appaiano romantiche e piene di passione, con facilità rischiano di dare supporto all’allucinazione dell’ego o al confezionamento di ulteriori corpi separati. Come scrisse Paracelso: “Se le essenze dell’anima che caratterizzano le influenze di Venere non esistessero, non esisterebbero gli istinti che spingono gli uomini e gli animali a propagare le loro specie”.

Afrodite (Venere), dea dell’amore e della bellezza, nasce a Cipro emergendo dalla schiuma (o sperma) generata dalla caduta in mare dei genitali di Urano tagliati da Crono. Secondo altre versioni Afrodite è invece figlia di Zeus e Dione. E’ data in sposa ad Efesto, il dio zoppo e fabbro, ma ciò non gli impedisce di avere altre relazioni. Numerosi sono i racconti dei suoi amori: soprattutto con Ares, dal quale ha numerosi figli, e con Adone, Anchise, Poseidone, Dioniso, Ermete (da cui genera Ermafrodito). Afrodite è raffigurata come una donna di notevole bellezza, nuda o ricoperta di un sottile velo, e talvolta trainata da un carro di colombe. La dea porta una cintura magica che rende innamorato di lei chiunque la vede. La sua sfera di competenza è piuttosto ampia e, a seconda dei culti, è associata sia all’amore terreno e passionale che a quello celeste e divino. Altre divinità greche associate con il Settore 7 sono Hera (Giunone) e Atena (Pallas). Hera è la moglie di Zeus e patrona dei matrimoni e delle virtù femminili, degli ornamenti e dei vestiti eleganti. Il pavone e la cicogna sono i suoi uccelli sacri. Quando il suo matrimonio è in pericolo, può essere piuttosto pugnace e vendicativa. Atena nacque dalla fronte di Zeus già armata come una guerriera. Di conseguenza è sovente coinvolta in guerre ed ha un’affinità con il Settore 1, sebbene sia meno aggressiva di Aries (Marte). Come Demetera, Atena fa parte originariamnete di una trinità di dee. E’ associata con la saggezza, l’artigianato, la tessitura, la navigazione, la giustizia e gli alberi di olivo. In molti ambienti esoterici Atena viene vista come la musa di supporto per poeti eroici e cavalieri virtuosi. Tutte e tre le deee (Afrodite, Hera e Atena) prendono parte in una gara di bellezza organizzata da Paride. In quell’occasione Atena offre a Paride successo e vittoria in guerra, mentre Hera offre ricchezza e potere, e Afrodite una bellissima donna come moglie. Paride sceglie Afrodite come vincitrice, gli dona come premio una mela dorata e in cambio riceve Elena.

La posizione di Venere nella carta natale è una chiave rispetto al modo in cui esprimi gli affetti e i sentimenti. Qui puoi identificare i tipi di persone, le cose o le situazioni che creano attrazione o portano piacere, la consistenza delle tue proiezioni sugli altri, il modo in cui ti comporti o le strategie diplomatiche per essere amato o piacere agli altri, ciò che puoi apportare in una relazione e anche il modo in cui percepisci la forza dell’amore che regge l’universo. Questa forza è una delle più fraintese e delicate e trova spesso espressione attraverso forme distruttive. Ciò accade quando abbandoni o metti in secondo piano la connessione con l’Intento collegato alla Funzione o, in altri termini, con la Guida, per proiettarla su un’altra persona. Questa situazione è tipica del Settore 7 e determina una progressiva fuga dal proprio Centro, che viene sostituito dalla precarietà fisica od emotiva dell’altra persona: una condizione destinata ad alimentare paure e stati dolorosi di vuoto incolmabile quando l’altro, per qualche motivo, si separa, o anche solo quando subentra la certezza ineluttabile che ciò, prima o poi (se non altro con la morte fisica), finirà per accadere.

L’amore, così come in genere lo conosciamo, è spesso il risultato della proiezione della forza dell’amore, su un’altra persona che viene così investita, nella tua percezione distorta, di un potere e di un carico impossibile da gestire. Il vero amore comincia quando prendi coscienza di queste proiezioni e impari a mettere ordine ed equilibrio nelle relazioni rapportandoti prioritariamente con l’Intento collegato alla Funzione e con la Guida, in quanto pure espressioni di amore, e da essi, via via, con i partner, amanti, famigliari, amici, colleghi e tutto ciò che ti circonda.

In una donna la posizione di Venere rappresenta generalmente il tipo di archetipo femminile con cui si identifica o a cui aspira. mentre in un uomo è simile al concetto jungiano di anima. La posizione di Venere nella carta di un uomo tende a mostrare quali aspetti dell’archetipo femminile provocano maggiore attrazione o sono proiettati su partner esterni. Questa figura può apparire attraverso un’ampia varietà di espressioni che coprono sia gli aspetti più ideali del femminile che quelli più bassi. Sebbene Venere incorpori tipicamente questi tratti di base, tutti gli Spiriti Totem condividono caratteristiche sia della polarità maschile che di quella femminile, o anima e animus. Il lavoro astrosciamanico in quest’ambito riguardo il recupero di queste qualità e lo sviluppo di relazioni sante, ovvero uno stato in cui il partner interiore viene pienamente integrato e riconosciuto, indipendentemente dal fatto che tu abbia una relazione o meno.

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