Viaggio astrosciamanico

È una pratica tipica dello sciamanesimo che consente di rapportarsi con il mondo interiore, le realtà multidimensionali, le relative entità e spazi di potere, interagendo, ricevendo risposte e guarigioni, acquisendo conoscenza.

Nell’astrosciamanesimo esploriamo dimensioni in cui la capacità di visualizzazione, la consapevolezza dei nostri corpi (fisici, emotivi, mentali, spirituali), l’aderenza all’Intento e il rapporto con lo Spirito Guida sono paragonabili all’agilità fisica o all’abilità tecnica nel mondo materiale.

I viaggi astrosciamanici non sono fantasie o esercizi d’immaginazione creativa. Le situazioni e le entità contattate in queste esperienze sono reali (e talvolta più reali!) di quelle della vita ordinaria. Ognuno può dare a ciò che incontra l’importanza che ritiene opportuna e pure prendere parte a questo lavoro come se fosse un gioco. Allo stesso tempo, per giocare con integrità è necessario impegnarsi a comprendere e rispettare le regole del gioco.

Per quanto riguarda i viaggi esistono diverse norme operative.

1) Nel giorno del viaggio sciamanico è preferibile evitare ogni tipo di droga, sostanza superalcolica o psichedelica. Il presupposto è che possediamo già tutte le sostanze chimiche psicoattive di cui necessitiamo e che un viaggio sciamanico è inteso ad attivare questi potenziali naturalmente. Durante i viaggi occorre mantenere un collegamento con l’ambiente circostante e il proprio corpo, indipendentemente dal livello di alterazione della coscienza raggiunto. L’esplorazione delle realtà sciamaniche non è un’esperienza fuori dal corpo. Al contrario, è intimamente connessa all’essenza del corpo fisico. Questo, ben lungi dall’essere trasceso, è percepitaosecondo una prospettiva più ampia e profonda. Nel corso dei viaggi impieghi una forma di immaginazione attiva, che comporta l’uso di tutti i sensi e una presenza vigile. È importante sentire, e non solo vedere, l’ambiente interiore e considerarlo secondo la prospettiva dei propri occhi o della diretta percezione dei sensi. Nel caso in cui ti rendi conto di essere poco presente o di guardare l’immagine di te stesso, ritorna nel corpo e mantieni il punto di visione dei tuoi occhi.

2) È utile iniziare e finire i viaggi sciamanici con una specifica sequenza di apertura e chiusura. Queste sequenze marcano strategicamente il momento di entrata nel mondo sciamanico e, una volta concluso il viaggio, il ritorno alla realtà ordinaria. La loro funzione è di facilitare il passaggio dallo stato ordinario allo stato sciamanico di coscienza e un’agevole integrazione delle esperienze non-ordinarie nella realtà quotidiana. Una condizione fondamentale cui attenersi consiste nell’impegnarsi a ritornare sempre di propria volontà alla realtà ordinaria quando il viaggio è concluso. Le pratiche sciamaniche sono finalizzate ad apportare conoscenza e guarigione sul nostro pianeta, non a creare ulteriori evasioni o allucinazioni. La durata dei viaggi varia generalmente da 15 a 40 minuti. All’inizio è preferibile non andare oltre questi tempi.

3) Per facilitare la concentrazione e la distensione necessaria sono impiegati il tamburo sciamanico, il sonaglio o altri strumenti o musiche particolari. Essi sono utili per sincronizzare i due emisferi del cervello e per generare le lunghezze d’onda cerebrali associate agli stati di trance. Puoi anche impiegare altri effetti musicali come onde marittime, gong o canti. Ciò che conta è che il loro suono sia ripetitivo e monotono. È preferibile evitare di usare musiche melodiche o New Age, che potrebbero facilmente manipolare lo sviluppo spontaneo della tua visione, sempre che tu non abbia deciso deliberatamente di farti influenzare o ispirare da un certo tipo di energia. È possibile procedere anche in silenzio o consentire a qualsiasi suono esistente nell’ambiente di dare supporto al tuo viaggio.

4) Prima di cominciare è buona regola prepararsi adeguatamente e assicurarsi che l’ambiente sia confortevole. Accertati di operare in un luogo in cui nessuno ti disturberà per l’intera durata della pratica. È utile prendere tutte le necessarie precauzioni al fine di evitare potenziali interferenze. Per creare la giusta energia puoi spegnere la luce, accendere una candela, circondarti di oggetti sacri, fumigare l’ambiente e aprire il Sacro Cerchio.

5) Sdraiati o siedi comodamente sul pavimento o su una sedia. Assicurati che la tua spina dorsale sia eretta. Raccomando di svolgere il viaggio in un ambiente buio o, se ciò non è possibile, di impiegare qualcosa per coprire gli occhi o tenere gli occhi chiusi durante l’intera esperienza. Porta la tua attenzione al respiro, lasciandolo muovere in ogni parte del corpo. Rilassati e prendi coscienza delle tue sensazioni. Consenti al tuo Intento di emergere gradualmente attraverso il respiro. Focalizzati sul tuo Intento.

6) Una volta determinato ed espresso l’Intento, si tratta di lasciare sviluppare la tua visione. Sii aperto e lascia andare pregiudizi o aspettative. Si tratta di esternare con chiarezza il tuo Intento, e poi lasciare che la risposta si sviluppi mediante l’esperienza sciamanica. Questo significa mantenere l’equilibrio tra un atteggiamento attivo e un approccio ricettivo. Da un lato sei consapevole del tuo obiettivo e tieni d’occhio il percorso, dall’altro segui il flusso di energia e ti apri ai suoi sviluppi. Il momento che segue l’affermazione, o attivazione del tuo Intento è quello decisivo. Mantieniti rilassato e, allo stesso tempo, stai all’erta poiché ciò che arriva segue procedure piuttosto inconsuete per la mente. Evita tuttavia di irrigidirti e di diventare troppo serio. Se perdi concentrazione o inizi a vagare con la mente, riporta l’attenzione all’Intento, focalizzandoti sul ritmo del tamburo, o del suono di accompagnamento che hai deciso di usare, e rimani fedele alla struttura del viaggio.

7) Nei viaggi sciamanici è importante applicare due attitudini fondamentali. La prima consiste nell’usare e mantenere una struttura specifica, che di per sé è predeterminata e prevedibile, mentre la seconda è quella d’aprirsi a ricevere e riconoscere ciò che ne deriva. I viaggi nelle realtà sciamaniche non sono per niente dissimili da quelli della realtà quotidiana.

8) Qualsiasi tentativo di analizzare, giudicare o spiegare razionalmente quello che accade durante il viaggio, può comportare la distorsione o il blocco dell’esperienza sciamanica. I preconcetti e i giudizi sono solo un ostacolo in questo lavoro. Se ti senti confuso, porta l’attenzione sul corpo.

9) Per alcune persone è talvolta difficile riuscire a vedere alcunché durante i viaggi. Sebbene nella nostra cultura la vista abbia assunto un ruolo privilegiato, occorre ricordarsi che esistono anche gli altri sensi. Se non vedi nulla, evita di sforzare la vista e ricorri piuttosto all’udito, l’olfatto, il gusto e le sensazioni del corpo. Il tuo canale visivo si aprirà nella misura in cui dai spazio a quei sensi che per te sono più attivi nelle realtà non ordinarie. A volte in un viaggio non accade nulla semplicemente perché hai delle aspettative riguardo quello che dovrebbe succedere e non sei disponibile ad accettare ciò che sta veramente accadendo. In questi casi ne deriva presto confusione, frustrazione o perdita di concentrazione. Se l’attenzione viene meno, riportala all’ultimo momento in cui era presente. Non rimproverarti quando ti distrai ed evita di giudicare la tua esperienza di viaggio, perché in questo modo finirai sicuramente con l’interromperla. In questo lavoro, la pazienza è una necessità operativa essenziale. Attendere significa lasciare che l’esperienza si sviluppi spontaneamente invece di controllarla.

10) Nelle realtà non ordinarie usanze e circostanze possono essere molto diverse da quelle delle realtà cui sei abituato. Quando esplori direttamente il tuo mondo sciamanico inizi a sviluppare le basi di un nuovo linguaggio. È necessario prestare attenzione a messaggi, segni, immagini, sensazioni, non importa quanto strani o banali possano apparire. All’inizio, forse, capirai ben poco, poi in seguito, procedendo con il lavoro e prendendo nota di quello che succede, farai probabilmente scoperte incredibili e ti renderai conto della grandezza del mistero che esiste dentro di te.

11) Il viaggio è affrontato insieme al tuo Spirito Guida. La sua funzione è guidarti lungo i percorsi ignoti delle realtà sciamaniche, operando come interprete, protettore e consigliere. È importante non andare soli nei viaggi, poiché potrebbe essere pericoloso. Una volta che hai preso contatto con la Guida, non è più possibile perderla. La Guida è sempre presente. Si tratta solo di chiamarla e di concedergli il permesso di essere lì. Talvolta, nelle prime fasi del viaggio, le resistenze dell’ego creano blocchi inoffensivi sotto forma di buio, nebbia, mostri o conoscenti che cercano di distrarti. È preferibile non fare caso a ciò che accade prima di aver contattato la Guida. Una volta che l’hai incontrata, il viaggio può iniziare in condizioni di sicurezza. Se diventi confuso o non sai più che cosa accade, puoi chiedergli delle spiegazioni. In qualsiasi circostanza rapportati e rimani sempre con lo Spirito Guida.

12) Talvolta, durante i viaggi può sembrare che la Guida o le entità che incontri rimangano in silenzio, si rifiutino di rispondere a un tuo quesito o scompaiano. Questa è spesso un’indicazione che l’ego sta attivando i suoi blocchi per manipolare ciò che la Guida sta comunicando. In questi casi, invece di interpretare arbitrariamente che cosa significa quel silenzio o quella scomparsa, è preferibile insistere e concedere espressamente il permesso alla Guida di essere presente. L’atto di accordare il permesso e la tua insistenza consente di aggirare i sistemi di difesa dell’ego e creano le condizioni per il dialogo con la Guida. In genere le Guide autentiche non interferiscono mai con la tua esperienza e non comunicano informazioni salvo che esse non siano richieste espressamente. Inoltre non esprimono giudizi, e si astengono dal fare previsioni sul futuro o dall’impressionarci con manifestazioni spettacolari dei loro poteri.

13) Nel corso del viaggio sciamanico evita di lavorare con o su persone che conosci salvo che tu non abbia ricevuto il loro espresso permesso nella vita ordinaria. Se una figura conosciuta ti appare durante un viaggio, chiedigli di assumere la forma che rappresenta nel tuo mondo sciamanico. A questo punto, l’amico, il marito, la moglie o il padre potrebbero, per esempio, trasformarsi in un cavallo, un cavaliere, una principessa, una strega o un drago. Considera quindi quella forma sciamanica e rifiuta di interagire con l’immagine fisica della persona originaria. Usa quest’approccio anche quando il tema del tuo Intento è in relazione con un’altra persona.

14) Dopo il viaggio è importante prendere subito appunti riguardo ai momenti salienti dell’esperienza. La trascrizione di queste informazioni è di per sé una potente pratica poiché consente di legittimare il rapporto con il mondo sciamanico. Una documentazione del tuo lavoro sciamanico consente anche di disporre di informazioni per future valutazioni. Quando ti rendi conto di aver ricevuto insegnamenti o consigli importanti dal viaggio, fai in modo di manifestarli concretamente nella vita quotidiana. Dando valore ai contenuti dei primi viaggi, puoi dimostrare che sei maturo per ulteriori e più profonde esperienze.

15) I viaggi sciamanici fanno parte della tua essenza più intima e, di conseguenza, appartengono a una dimensione difficilmente comprensibile per i canoni della vita cosiddetta ordinaria. È vitale quindi parlarne solo con persone in grado di apprezzarle e comprenderle. Quest’atteggiamento evidenzia rispetto per il tuo spazio sacro e per gli esseri che lo popolano. La riservatezza riguardo alle esperienze degli altri è ovviamente altrettanto essenziale.

16) Quando ricevi informazioni e consigli nei tuoi viaggi sciamanici, questi non devono essere accettati ciecamente. Le vere Guide danno sempre buoni consigli, ma può accadere di fraintendere i messaggi o ricevere indicazioni da guide false. È importante essere cauti e accertare la fondatezza di ogni messaggio. Evita di arrenderti ai consigli che ricevi o di adorare la Guida come una divinità. Metti alla prova le sue indicazioni e astieniti dall’attualizzarle se sospetti che non siano connesse con il tuo Intento.

17) Momenti di resistenza, paura, confusione, crisi, rancore o stranezza fanno parte integrante di ogni forte processo di trasformazione. Rimani consapevole di quanto ti capita, ma evita di giudicare queste situazioni o fare interpretazioni. L’espansione della tua consapevolezza costituisce una seria minaccia per l’ego e per tutte le idee fisse che hai di te stesso. La chiave della crescita spirituale consiste nell’avere il coraggio di provare sensazioni di resistenza o paura, passare attraverso di esse e poi fare un salto di apertura verso le benedizioni che attendono oltre la soglia. Le situazioni di apparente malessere possono diventare così momenti di massimo potere che consentono di mettere a fuoco l’Intento e di rafforzare una scelta di pace e benessere.

18) Sii consapevole dei tuoi risultati nei viaggi. Se, dopo diversi tentativi, incontri ancora forti difficoltà, domandati che cosa ti potrebbe accadere di male in caso di successo. Considera con attenzione questa domanda, anche se sei sicuro di volere ottenere dei buoni risultati. Alcune persone credono di non essere degne di viaggiare nelle realtà non ordinarie o si sentono in colpa perché ritengono di fare qualcosa di proibito. Altre temono di perdere il controllo o di dover rinunciare a qualcosa cui tengono nella vita. È necessario svolgere un attento esame dei propri condizionamenti e delle relative credenze di disturbo. Se ti rendi conto che esse giocano ancora un ruolo importante e valido nella tua vita, allora è preferibile rinunciare ai viaggi sciamanici. In caso contrario, si tratta di riconoscere che hanno fatto il loro tempo e, con questa consapevolezza, rimettersi fiduciosi al lavoro. Un’altra possibilità, quando vi sono difficoltà, è di partecipare a seminari o avere consultazioni individuali con facilitatori sciamanici competenti.
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