Allucinazioni

Tutti i problemi nelle relazioni con gli altri sono dovuti al fatto che, a causa di un’allucinazione collettiva comune al genere umano degli ultimi millenni, vedi come esterno e separato quello che è interno e unito.

L’intero paradigma umano si fonda su questa allucinazione per cui vedi all’esterno qualcuno o qualcosa che non sei tu mentre all’interno sei tu.

Nelle esperienze oniriche, così come nel lavoro sciamanico, hai una temporanea dissoluzione di questa allucinazione, che permette di sospendere l’interazione con il mondo esterno.

Il potere di questo abbaglio è tale da manipolare tutti i tuoi sensi in funzione della realtà esterna. Il tuo stesso corpo, come lo percepisci nella linearità del tempo è la conseguenza di questa allucinazione, che si conclude con la morte.

Dopo la morte rimani solo con il tuo mondo interiore, per cui tutti coloro che hai amato o odiato fuori te li ritrovi dentro come parti di te. Questo potrebbe essere un trauma di portata colossale, qualcosa di inconcepibile e inaccettabile, incompatibile con ogni consapevolezza precedente. Ne deriva che probabilmente tornerai a incarnarti nella spirale dell’allucinazione umana.

Se ti va bene come funzionano le cose così come sono nelle relazioni umane, nel mondo che vedi quando apri gli occhi, seguita pure a perseguirle. In caso contrario, prova a chiudere gli occhi.

In: Franco Santoro, Pronto soccorso multidimensionale: emergenze spirituali, mondi paralleli e identità alternative, Institutum Provisorium, 2020, pp. 42-43.

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