Apertura e chiusura del Cerchio

Le procedure d’apertura del Cerchio corrispondono al momento in cui lo spazio sacro è riconosciuto come tale. Il Cerchio è una dimensione vivente e tutte le sue parti hanno la capacità di interagire e relazionarsi con noi. In un rituale entriamo in rapporto con la capacità naturale di rapportarci con queste forze. L’energia procede in genere attraverso movimenti circolari a spirale. L’apertura del Sacro Cerchio consiste spesso nel modellare l’energia nella forma di un doppio cono: il Sacro Cono. Dapprima si tratta di chiamare le Quattro Direzioni orizzontali (base del cono) e poi le Tre Direzioni verticali (gli apici dei coni e il Centro del cerchio comune di base).

Prima di iniziare la sequenza d’apertura, predisponi gli oggetti e i materiali necessari allo scopo e, se ciò t’ispira, procedi alla fumigazione. Puoi rivolgerti, se vuoi, fisicamente verso ogni direzione. Molte tradizioni cominciano da Est, anche se questo non è obbligatorio. Per chiamare le direzioni puoi usare la voce, la danza, le mani, o un sonaglio, un tamburo, una campana, ecc. Puoi anche usare una frase di saluto del tipo “Io chiamo lo Spirito dell’Est”. Una volta che hai terminato con l’Est, spostati in senso orario verso le direzioni successive (Sud, Ovest, Nord) finché non le hai chiamate tutte. In seguito rivolgiti verso il Centro e apri l’asse verticale. Guarda in l’alto, alzando le mani e chiama il Cielo o Mondo dell’Alto, poi abbassa le mani o tocca il suolo e chiama la Terra o Mondo del Basso, infine entra nello spazio del Centro, Mondo di Mezzo, ponendo le mani sul cuore. Questa procedura di apertura è già di per sé un lavoro di guarigione, poiché tende a compensare e armonizzare eventuali squilibri nel rapporto con i quattro elementi e i Tre Mondi.

L’invocazione o preghiera d’apertura che segue è uno tra i tanti esempi di chiamata delle direzioni. Esistono entità e qualità specifiche, associate con ciascuna direzione, che possono essere nominate. Questo non significa che occorre escludere altri riferimenti. Per esempio, se mi rivolgo verso il Nord, potrei percepire anche la presenza di un animale diverso da quelli tradizionalmente associati a quella direzione. La chiave in questo lavoro consiste nel riconoscere e onorare la visione che si manifesta spontanea. Ricorda che non esiste un modello giusto per aprire il Sacro Cerchio. Le parole, i nomi delle entità, le gestualità e le procedure, ben lungi dall’essere rigide e prestabilite, si aprono all’energia del momento presente e a ciò che risuona nel cuore di chi sta invocando.

Oh Spirito Cerchio, Guida, Grande Forza di Amore e Luce Che Si Muove Per Ogni Dove. Io chiamo le Sette Direzioni e i Dodici Settori.

Chiamo i Tenutari dell’Est, Direzione del Fuoco, luogo dello spirito e dell’intuizione, della primavera e dell’alba, dei segni dell’Ariete, Toro e Gemelli, luogo di nascita, inizio, chiarezza, saggezza, ispirazione, illuminazione e degli animali predatori. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.

Convoco i Tenutari del Sud, Direzione della Terra, della dimensione fisica, dell’estate e del mezzogiorno, dei segni del Cancro, Leone e Vergine, luogo di vitalità, stabilità, passione, crescita, fiducia, amore e degli animali pacifici della Terra. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.

Mi rivolgo ai Tenutari dell’Ovest, Direzione dell’Acqua, del regno emozionale, dell’autunno e del tramonto, dei segni della Bilancia, Scorpione e Sagittario, luogo di rilascio, forza, esperienza, introspezione e degli animali dell’acqua, dei rettili e dei pesci. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.

Invito i Tenutari del Nord, Direzione dell’Aria, del regno mentale, dell’inverno e della notte, luogo di depurazione, rinnovamento, purezza e degli uccelli del cielo. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.

Elevo lo sguardo e le mani verso il Cielo e chiamo il Mondo dell’Alto, la testa, il regno luminoso delle stelle e delle galassie. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.

M’inchino al suolo, pongo le mani a terra e saluto il Mondo del Basso, la pancia, i regni oscuri sotterranei e tutti i loro esseri, visibili e invisibili. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.

E ponendo le mani sul cuore, mi rivolgo infine al Mondo Medio, il Sacro Centro, il luogo dove dimora lo Spirito Guida, dove risiede l’Intento e la Funzione. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.

Chiedo che questo lavoro sia in accordo con il Piano di Salvezza e il mio Intento connesso alla Funzione.

Se provi attrazione per questo modello e non ne possiedi uno tuo, sentiti libero di adoperarlo all’inizio o di cambiarlo secondo le tue esigenze. In seguito, t’invito a sviluppare il tuo modo di aprire il Sacro Cerchio. Abbi fiducia in te e in ciò che ricevi attraverso la tua Guida. Ricorda che non esiste una maniera giusta per fare ciò e che non si tratta di un incantesimo o codice. Occorre solo essere spontanei e permettere a parole e suoni di uscire dal cuore.

Molte tradizioni fanno uso di sonagli, tamburi o altri utensili per chiamare le direzioni. Sebbene questo possa essere utile, il suono o il sussurro della tua voce è altrettanto efficace. Una semplice parola di benvenuto o saluto come “Salve”, “Ciao”, “Ave” può essere tutto quello che occorre. Altro punto importante è di non rinunciare alla pratica in mancanza di tamburi, sonagli o voce.

Quando hai concluso la pratica o il rituale per cui hai fatto la chiamata, è atto onorevole liberare le Direzioni e procedere alla chiusura del Sacro Cerchio. A questo riguardo esistono numerose possibilità. Tradizionalmente esso è spesso chiuso, rilasciando ciascuna direzione nell’ordine inverso a quello dell’apertura. L’invocazione di rilascio può essere breve. Per esempio:

O Spirito Cerchio, Guida, Grande Forza d’Amore e Luce! Grazie perché mi doni protezione mentre applico il mio Intento e Funzione. Libero le Direzioni, i Dodici Settori e i Tre Mondi. Chiedo che codesto lavoro proceda in armonia con il Piano di Salvezza e l’Intento connesso alla Funzione.

Da: Franco Santoro, Astrosciamanesimo: un viaggio nell’universo interiore, Amazon Kindle, 2013.

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