Prima Casa – Ascendente

La cuspide della Prima Casa costituisce l’Ascendente che corrisponde al grado di intersezione tra il cerchio dell’orizzonte e l’eclittica, vale a dire il punto che si levava ad est al momento e nel luogo della nascita. Nel corso di una giornata, ogni segno zodiacale passa attraverso questo punto impiegando una media di circa due ore, mentre ciascuno dei 360° dello Zodiaco appare all’orizzonte orientale ogni quattro minuti circa. Di conseguenza, per determinare accuratamente l’Ascendente è necessario disporre, in aggiunta alla data e al luogo di nascita, di un orario di nascita il più preciso possibile.

La posizione dell’Ascendente è di grande importanza per l’astrologia tradizionale, tanto che essa vi pone sovente le basi per l’interpretazione dell’intera carta natale. L’Ascendente e l’intero sistema delle case, erano dapprima considerati come i dati più rilevanti, poi in seguito al predominio delle società materialiste e alla conseguente necessità di evitare calcoli complicati e di velocizzare le informazioni attraverso gli oroscopi commerciali, i segni zodiacali ed il Sole presero il sopravvento.

L’Ascendente indica un punto essenziale per il percorso dell’anima, sebbene il modo in cui viene valutato dagli astrologi vari sensibilmente. In chiave astrosciamanica esso identifica la modalità operativa o il percorso iniziatico che può consentire al soggetto di svolgere efficacemente il suo lavoro nell’ambito della realtà ordinaria e in armonia con la sua natura multidimensionale. In altre parole, l’Ascendente indica il cammino atto a consentire il recupero del rapporto con quest’ultima natura e la comprensione del proprio Intento nel contesto tridimensionale.

I pianeti che si trovano in prossimità dell’Ascendente (con una distanza anche fino a 15° da entrambi i lati) esercitano un’influenza notevole poiché mostrano – insieme al segno zodiacale e la posizione e gli aspetti del relativo governatore – le qualità potenziali e gli strumenti esteriori che il nato può scegliere di coltivare per realizzare il suo Intento. Tuttavia la tentazione di impiegare tali potenziali nell’ottica del sistema di credenza fondato sulla separazione è notevole in quest’area.

A differenza dell’Immum Coeli (vedi Settore 4), o cuspide della Quarta Casa, che rappresenterebbe l’identità originaria dell’anima o della natura multidimensionale, l’Ascendente pare riferirsi al modo in cui l’individuo si trova ad agire nel mondo fisico, la sua identità sociale in relazione con il concetto jungiano di persona, vale a dire la maschera attraverso cui egli si esprime o che gli altri proiettano su di lui. Tale vestigia può essere connessa con l’Intento orizzontale di base o il relativo cammino iniziatico dell’anima nel contesto tridimensionale della realtà ordinaria. In una situazione ideale questo Intento può essere in armonia con la natura multidimensionale dell’Immum Coeli (vedi Settore 4) e del Medium Coeli (vedi Settore 10), ed allinearsi con la Funzione. In caso contrario, l’Ascendente finisce col rappresentare la fonte da cui derivano notevoli conflitti e rancori.

Quando, come è sovente il caso durante l’infanzia, la natura multidimensionale non viene riconosciuta e nutrita dall’ambiente famigliare e sociale, l’individuo è forzato a dare forma ad un’identità alternativa. Al fine di essere accettato e integrato nella realtà esterna, egli sceglie di rinunciare alla sua identità multidimensionale e, di conseguenza, inizia a perdere le relative connessioni. Queste ultime, sebbene siano autentiche e vive, lo confrontano con le sofferenze e le paure insopportabili derivate dal mancato riconoscimento del mondo esterno. Ed è proprio per fuggire da quelle sensazioni che egli crea un’identità separata e fondata sulla paura. Tale identità inizia quindi a muoversi come un fantoccio lungo il Sacro Cerchio promuovendo suoi propri bisogni e intenti. Per gli individui che sono riusciti a mettere a tacere con efficacia la natura multidimensionale, questa identità appare l’unica possibile e, di conseguenza essi si muovono lungo i vari Settori ricercando ciò di cui credono di avere bisogno. Per coloro che al contrario non riescono in questa impresa, è invece difficile trovare una chiara identificazione e di conseguenza sapere qual è la ragione della propria permanenza in codesto mondo. In quest’ultima evenienza le cose iniziano a diventare chiare solo allorché l’identità multidimensionale principia a risvegliarsi.

L’Ascendente e la Prima Casa identificano, oltre ai tratti più evidenti della personalità e dello scopo di base dell’individuo, anche le sue caratteristiche fisiche più evidenti, il suo viso, le condizioni di salute, quelle del periodo dell’infanzia, il processo di nascita ed ogni componente del suo aspetto esteriore in generale. Questo punto delinea la natura individuale distintiva del soggetto, il suo orientamento specifico e il modo in cui muove il suo corpo nel contesto del piano orizzontale. È il cancello di accesso tra esterno e interno. Nell’astrosciamanesimo la posizione dell’Ascendente viene sovente impiegata come punto di partenza od entrata per accedere alle realtà non ordinarie dell’asse orizzontale e verticale. Tale accesso può essere identificato da una tenda, una porta, una caverna, un’apertura nel terreno, un ponte o da qualsiasi altro significatore di un punto di partenza che il ricercatore è invitato a visualizzare o percepire come esemplificazione del suo ingresso nel Sacro Cerchio. Questo punto è anche quello del ritorno una volta che il viaggio si conclude.

Il pianeta che governa il segno dell’Ascendente viene considerato da molti astrologi come il governatore o il pianeta dominante dell’intera carta natale. Tramite il segno della casa in cui si colloca, esso influenzerebbe l’approccio esistenziale della persona. Questi accresce in motivazione e forza allorché crea un rapporto diretto con gli Spiriti Totem connessi con tali energie, o semplicemente vive esperienze ad esse relative.

 

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