Desiderio ardito

Alla base del mio lavoro esiste un desiderio molto ardito, che mi accompagna da tanto tempo, e che sempre di più accresce, tanto che recentemente è diventato incontenibile.

Questo desiderio comporta creare le condizioni e operarmi affinché le persone che incontro e con qui mi relaziono nel mio lavoro o nella vita realizzino i loro desideri più arditi sul piano fisico dell’esistenza.

Per desiderio ardito sul piano fisico mi riferisco cui a qualcosa che si manifesta nella vita materiale, un accadimento specifico in grado di essere chiaramente identificato da tutti e in primo luogo da parte di chi lo realizza.

Per desiderio ardito sul piano fisico mi riferisco ovviamente a qualcosa di ardito, di molto intimo, talvolta imbarazzante, sconveniente, negato, represso, che richiede coraggio per essere riconosciuto e accettato, a cui con molta facilità si rinuncia, ma che tuttavia seguita a rimanere presente e potente nei pensieri e nell’immaginario della persona in questione.

Il mio desiderio ardito è creare le condizioni e operarmi affinché le persone che incontro e con qui mi relaziono realizzino i loro desideri più arditi sul piano fisico, in un tempo determinato, con una durata minima di almeno 21 minuti.

Ogni desiderio ardito è ammesso, senza alcuna limitazione. Solo le sue modalità di realizzazione possono cambiare in base alle circostanze e a ciò che è disponibile sul piano fisico.

La prima fase di realizzazione di un desiderio ardito consiste nell’essere chiaramente identificato e accettato dal desiderante. Ciò comporta riconoscerlo, ammetterlo e sentirsi legittimati a desiderarlo. Questa prima fase già di per se può portare a una soddisfazione parziale e talvolta totale del desiderio.

La seconda fase di realizzazione di un desiderio ardito implica la sua manifestazione attraverso un atto rituale di teatralità astrosciamanica. In questa fase, in base alla natura del desiderio e alle circostanze, esso può essere attualizzato in modo esplicito oppure simulato. Questa fase in genere porta a una soddisfazione profonda e totale del desiderio.

La terza fase di realizzazione di un desiderio ardito comporta la sua manifestazione in un episodio specifico della vita ordinaria della persona in questione, nella misura in cui questo desiderio sia in armonia con l’esistenza, la rete della vita, il piano di luce, la volontà di Dio, ecc.

L’eventualità che un desiderio sia o meno in armonia con l’esistenza, la rete della vita, il piano di luce, la volontà di Dio, non la puoi decidere tu, e nemmeno altri esseri umani, non importa quanto essi insistano di essere i rappresentanti del piano di luce, della volontà di Dio, ecc.!

Questo significa che da parte tua si tratta di esprimere e riconoscere il tuo desiderio, senza dichiararlo a priori illegittimo, inammissibile, illecito, proibito, impossibile. Solo quando esterni con chiarezza un desiderio, esso può essere riconosciuto dall’esistenza, che si può pronunciare disponibile o meno alla sua realizzazione. Inoltre, un’eventuale indisponibilità alla sua realizzazione è sempre temporanea e non vale mai per sempre. Ne consegue che qualcosa che non è disponibile adesso lo può essere tra un’ora, domani o tra un mese.

Il mio desiderio ardito comporta creare le condizioni e operarmi affinché le persone che incontro e con qui mi relaziono nel mio lavoro o nella vita realizzino i loro desideri più arditi sul piano fisico dell’esistenza.

Questo è il mio desiderio più ardito, ed è anche il mio lavoro.

 

© Franco Santoro

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