Da un lato la vita ordinaria, la realtà consensuale con tutte le sue certezze, religiose e sociali.
Dall’altro l’immaginazione, la fantasia, i sogni, l’arte, il teatro.
Sembrano aspetti della vita radicalmente distinti, eppure hanno qualcosa in comune:
sono tutte finzioni e falsità, perché alla fine dei conti non sappiamo nulla riguardo i misteri della vita e della morte, chi siamo, da dove veniamo e dove siamo diretti, a meno che, appunto, non fingiamo di saperlo.
La differenza tuttavia tra la vita ordinaria, la realtà consensuale e l’immaginazione, l’arte, il teatro, è che la seconda è una finzione genuina, che si dichiara apertamente come finzione, mentre la prima è una finzione falsa, e pure disonesta, perché si spaccia per realtà.
Nella vita puoi scegliere tra essere un falso genuino o un falso finto.