I Gemelli

229px-Gemini.svgIl simbolo grafico dei Gemelli è composto di due aste parallele racchiuse in alto e in basso da una linea orizzontale. L’immagine suggerisce il numero romano due e la natura dualistica del segno. La figura ricorda anche la struttura bilaterale della laringe e l’arte oratoria tipica del segno.

Il simbolo può indicare inoltre due colonne o pilastri a segnalare l’antico ruolo di guardiani degli accessi affidato alle coppie gemellari (vedi le statue di coppie di divinità ritrovate nei templi e nelle dimore egiziane, assire e babilonesi).

In alcune rappresentazioni il segno è raffigurato, oltre che con l’immagine dei classici due bambini, anche con quella di un uomo e di una donna o, come nella carta dei tarocchi, di due amanti (vedi Gli Amanti – Gemelli). Tale espressione del segno, emanante dal suo governatore esoterico (Venere), incorpora il principio della coppia, o combinazione di entità separate, unite con l’Intento di dare vita ad una sacra relazione.

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Shantinath Temple columns, Deogarh, Uttar Pradesh

Il termine gemelli deriva dal latino geminus, affine a gamos, che significa unione, matrimonio. Nel suo aspetto superiore questo segno incorpora il principio dell’unione di due anime o di due parti complementari allo scopo di creare una relazione di sacralità. Tale unione è anche quella tra la mente e lo spirito che si esprime nella Terra attraverso l’uso delle capacità manuali e il retto uso delle parole.

 

Il periodo stagionale dei Gemelli è quello di transizione tra la primavera e l’estate. Gli alberi sono ripieni di foglie e si sollevano verso l’aria del cielo con le loro fronde, mentre i fiori sbocciano nella loro massima pienezza e alcuni frutti (ciliegie, ribes, albicocche) dispensano i loro colori e sapori. É un momento di grande espansione della natura rappresentato dalla copiosa distribuzione del polline, da scambi continui di informazioni e dall’ultimo pullulare frenetico di attività umane prima della pausa estiva.

Il segno dei Gemelli è animato da una sete di conoscenza e da una curiosità insaziabile, dal desiderio di scoprire e comunicare il maggior numero di informazioni possibili su tutto ciò che appare dentro e fuori di noi. Tale tendenza si esprime con rapidità e flessibilità e mediante passaggi continui da un argomento all’altro che sovente creano uno stato di frenesia o ansietà permanente. Laddove l’Ariete esprime caratteristiche marcatamente maschili e il Toro manifesta un’estrema natura femminile, i Gemelli fondono queste due polarità rivelando un aspetto androgino in cui predominano la mobilità e l’adattabilità. Questo segno apporta il dono della leggerezza e l’abilità di distaccarsi da, o volare attraverso, i drammi emotivi che bloccano l’accesso a stati di percezione alternativi. Una motivazione di base consiste qui nel dare supporto ai sistemi di comunicazione e al movimento spontaneo dell’energia. Sebbene non vi sia sovente la possibilità di un approfondimento, ciò consente un agevole relazione con ogni forma vivente.

Il periodo dei Gemelli e in particolare il mese di giugno – dal latino Junonius, in onore di Giunone (Hera), dea del matrimonio e sposa di Giove – è considerato in molte tradizioni il momento ideale per i matrimoni. Questo mese incorpora spesso anche la Pentecoste, osservata la settima domenica dopo la Pasqua per celebrare la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli.

Mentre il giorno stava per finire si trovarono tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso un rombo, come di vento che s’abbattè gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si divisero e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi. (Atti degli Apostoli 2:1-4).

La domenica successiva alla Pentecoste è il giorno della Santissima Trinità, celebrazione del mistero trinitario (Padre, Figlio e Spirito Santo uniti in una sola sostanza o essere) che in vero è il principio di base su cui si fonda ogni funzione religiosa cristiana, insieme pure a ogni manifestazione della realtà percepita dagli esseri umani.

San Cono è uno tra i santi popolari di cui si celebra la festività nel mese di giugno. La sua nascita a Teggiano (Salerno), verso la fine del dodicesimo secolo, fu annunciata per mezzo della visione di un cono di luce ricevuta dai suoi anziani genitori, in vari villaggi, come San Cono in Sicilia e Teggiano. La sua statua è portata in processione mentre i paesani gridano: “Viva Diu e Santu Conu”.

Uno tra i santi più celebrati nel mondo cristiano è il frate francescano S. Antonio da Padova. Poiché le chiese erano insufficienti a contenere le masse di gente attratte dal suo carisma, Antonio soleva predicare nelle piazze. Il riconoscimento evidente della sua santità e la sua miracolosa reputazione gli valse la canonizzazione solo un anno dopo la morte. Viene invocato per ritrovare oggetti perduti o rubati, per recuperare il proprio cammino, contro la fame, per l’unità di coppie e amanti, per la protezione dei bambini e la difesa dai ladri. Nel culto misterico della Santeria è identificato con Eleggua, il messaggero degli dei e il grande divinatore.

© Franco Santoro

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