Il capolinea

Quando hai esperienza del massimo buio nella tua vita, di situazioni insostenibili, che non è possibile spiegare né agli altri né a te stesso, in cui non vedi alcuna via d’uscita, ebbene sappi che forse sei giunto in prossimità del capolinea, l’ultima fermata.

Il capolinea, la fine della corsa, è ciò che ogni aspetto della realtà in cui ti trovi teme maggiormente e fa il possibile per evitare, negare, fingere che non esista. Paradossalmente il capolinea è pure ciò che tutti gli aspetti di questa realtà desiderano effettivamente raggiungere, il vero scopo che motiva te e quanto ti circonda.

Ogni obiettivo, conseguimento e meta che è esaltata e promossa in questa realtà è un surrogato dell’ultima fermata, una tappa intermedia finalizzata a occultare la tappa successiva, quella ultima e finale.

Tutti i percorsi conducono all’ultima fermata, ma in questa realtà non troverai nessun percorso in cui l’ultima fermata è indicata, perché lo scopo di questa realtà è nascondere l’ultima fermata, rimuoverla dalla tua coscienza.

Tutti i percorsi di questa realtà, inclusi quelli dichiaratamente spirituali ed esoterici, indicano solo le fermate intermedie. Man mano che si avvicinano all’ultima fermata questi percorsi si restringono, diventano sempre meno visibili e accessibili, fino a scomparire interamente.

All’ultima fermata ci arrivi da solo, senza alcuna mappa o orario ferroviario. Ci arrivi credendo di esserti perso. Ci giungi quando ti trovi al confine tra questa realtà e tutto quanto questa realtà ha rimosso e negato. Con indicibile approssimazione questo confine può essere descritto come la frontiera tra la separazione e l’unità.

Quando hai esperienza del massimo buio nella tua vita, di situazioni insostenibili, che non è possibile spiegare né agli altri né a te stesso, in cui non vedi alcuna via d’uscita, ebbene sappi che sei giunto in prossimità del capolinea, l’ultima fermata.

Se vivi o hai vissuto questa esperienza, rallegrati, perché l’ultima fermata indica che hai raggiunto la tua destinazione. E a quel punto si tratta di scegliere se rimanere o scendere dal treno.

© Franco Santoro

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