La morte puzza

Vuoi fare un gran figurone ed essere davvero innovativo il prossimo Halloween?

Allora smettila di usare i soliti costumi da strega, vampiro, zombie, scheletro, lupo mannaro, fantasma e altre cretinerie macabre, che ormai non spaventano più nessuno.

Se vuoi davvero essere creativamente conforme al tema della morte e destare un ribrezzo imbattibile, fai in modo di usare qualche sostanza che ti permette di puzzare come un cadavere in decomposizione.

Sì, la morte puzza! Quella vera e pragmatica s’intende, non quella delle fantasie commerciali, romantiche o spirituali sulla morte.

Se intendi celebrare la morte, onorarla e riconoscerla prima di morire davvero, allora confrontati con quel che succede pragmaticamente nei momenti della malattia terminale, dell’agonia finale, del decesso e della decomposizione.

La morte puzza assai, certo.
Però pure gli escrementi che stanno dentro il nostro corpo e che evacuiamo di tanto in tanto, non sono poi molto da meno.
Tutto ciò che puzza sia nella morte sia nella vita ci ricorda le parti negate del nostro essere, verso cui proviamo appunto disgusto e ribrezzo.
Morte ed escrementi puzzano, ma almeno sono puzze biologiche e naturali.
E inoltre ci sono diverse tipologie di naso, alcune alternative.
Per certi nasi incide molto di più la puzza scagionata dal culto estetico del corpo fisico, dalla cultura dell benessere e potere personale, degli odori e delle protesi artificiali, di tutto quanto occulta gli effluvi e le forme spontanee della vita naturale, considerandole oscene e ripugnanti.

La morte puzza, indubbiamente, ma la vita che nega la morte e la puzza, raggiunge l’apice della puzza: la puzza del falso, la massima puzza, davvero fatale.

Viva la puzza vera della morte! Lasciatemelo dire almeno solo per oggi, 2 novembre!

Immagine: di Madame de Staël

 

 

 

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