Nota iconoclastica

La morte è la grande sfida che attende ciascuno di noi.

Con la morte ci allontaniamo definitivamente da questo mondo, lasciamo tutto ciò che è stato familiare, insieme alle persone più care. Rimaniamo soli.

Quindi se in questo momento succede che ti senti solo, che hai perso o lasciato qualcuno, o qualcuno ti ha lasciato, questa è un’anticipazione della morte. Così come quando sei sofferente e ti senti disperato.

La morte, la perdita, la fine, l’abbandono sono tutti fatti naturali. Non li hai creati tu e nemmeno altre persone. Fanno parte inevitabile di questa esistenza. Certo, sono spesso assai crudeli. Ma la crudeltà più grande è dare la colpa a te stesso o ad altri esseri umani per qualcosa che non dipende né da te né da loro.

Dare la colpa a te stesso e agli altri per la morte, la fine, il dolore è la forma più grande di vigliaccheria, perché sottende la paura e l’incapacità di imputare il Creatore, solo per preservare la lusinga della sua bontà.

 

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