A livello della personalità, della nostra identità separata, i segni zodiacali esercitano una radicale influenza nei nostri comportamenti e modi di essere. In effetti, da un punto di vista tecnico astrosciamanico, quando ci relazioniamo a quel livello siamo semplicemente delle repliche di codici astrologici trini che coprono 1728, o massimo 20736, varianti matrice di base. Queste varianti rappresentano la somma strategica complessiva delle parti perdute della nostra anima.
Tutti i codici, tutte le parti dell’anima sono essenziali, ma ve ne sono alcune che sono fondamentali dalla prospettiva limitata del codice con cui ci identifichiamo. Queste parti sono in genere proiettate su persone o situazioni che incontriamo nella vita ordinaria, che provocano un immane desiderio di rapportarci o di stare il più possibile alla larga da esse, oppure entrambi i desideri a fasi alterne.
Nelle relazioni umane può essere utile conoscere la natura di questi codici e il modo in cui gestirli, al fine di avere interazioni che consentono sia un recupero delle parti dell’anima in questione, sia armonia, soddisfazione e chiarezza nel rapporto ordinario con le persone importanti della nostra vita. A questo scopo l’astrologia multidimensionale può essere utile.
Vi sono tecniche sperimentali impiegate nell’astrosciamanesimo per questo fine, come il tocco astrosciamanico, la danza e il teatro astrosciamanico e altre pratiche di recupero dell’anima.
Ciò che mi ha sempre colpito è il fatto che quando le persone sono in uno stato ordinario di coscienza, per esempio a tavola, mentre parlano tra loro, lavorano, passeggiano, e così via, esse tendono a comportarsi in base ai loro codici, e secondo i loro modelli culturali e sociali. Quando invece entrano in uno spazio espanso di coscienza, in rapporto ravvicinato con l’anima, ecco che non ci sono più differenze tra loro. A livello dell’anima non ci sono barriere, confini, ognuno può spostarsi liberamente ovunque, ed essere tutto e tutti.
Per tanti anni ho tenuto seminari con partecipanti di molte nazionalità e culture. Quando si ritrovano insieme nella sala le differenze di comportamento sono radicali, fin tanto che tengono gli occhi aperti e usano la loro mente ordinaria e i relativi linguaggi. Quando chiudono gli occhi e si aprono a semplicissime tecniche sciamaniche, le differenze scompaiono, non ci sono più distinzioni di cultura e linguaggio, di codici.
La cultura, il linguaggio, l’identità che crediamo di essere è solo un codice, una replica. Quando la mettiamo da parte, possiamo comprendere che altro siamo, chi siamo forse veramente. Ma soprattutto, ben lungi dall’abbandonarla, possiamo fare ritorno al nostro codice, alla nostra identità ordinaria, consentendo a essa di imparare a essere legittimamente una parte di ciò che siamo, un frammento del tutto.
© Franco Santoro